sabato 23 dicembre 2017

Parole per Natale


Vola alta, parola, cresci in profondità,
tocca nadir e zenith della tua significazione,
giacché talvolta lo puoi - sogno che la cosa esclami
nel buio della mente -
però non separarti
da me, non arrivare,
ti prego, a quel celestiale appuntamento
da sola, senza il caldo di me
o almeno il mio ricordo, sii
luce, non disabitata trasparenza...

La cosa e la sua anima? O la mia e la sua sofferenza?
(Mario Luzi)

(Augurio di Susanna)

venerdì 22 dicembre 2017

70 anni della Costituzione


In nessuna
parte
di terra
mi posso
accasare
Ad ogni
nuovo
clima
che incontro
mi trovo
languente
che una volta
già gli ero stato
assuefatto
E me ne stacco sempre
straniero
Nascendo
tornato da epoche troppo
vissute
Godere un solo
minuto di vita
iniziale
Cerco un paese
innocente.
(Giuseppe Ungaretti "Girovago")


Il 22 dicembre 1947 venne approvata la Costituzione italiana.

Per festeggiare questa settantenne così attenta ai diritti e doveri di tutti noi, ho pensato di chiedere a Tommaso Ragno di dare la sua voce a Dante, Pavese, De Amicis, Ungaretti, Calvino, Levi, Rigoni Stern, Volponi, Cielo D'Alcamo, Rodari, Svevo e Mercantini. Per l'intera giornata di oggi, potrete ascoltare i dodici articoli fondamentali messi in dialogo con altrettante pagine della nostra letteratura (clicca QUI ); "Girovago" di Ungaretti andrà in onda oggi alle 16.55, nello spazio della poesia di Fahrenheit, come commento poetico all'ottavo principio fondamentale.
Che dice: 
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale
generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle
norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà
democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio
della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.

(Preparativi per Festa- Tommaso Ragno)

giovedì 21 dicembre 2017

Quasi Natale



Natale, credo, scada il bollino blu
del motorino, il canone URAR TV,
poi l’ICI e in più il secondo
acconto IRPEF – o era INRI ?
La password, il codice utente, PIN e PUK
sono le nostre dolcissime metastasi.
Ciò è bene, perché io amo i contributi,
l’anestesia, l’anagrafe telematica,
ma sento che qualcosa è andato perso
e insieme che il dolore mi è rimasto
mentre mi prende acuta nostalgia
per una forma di vita estinta: la mia.
(Valerio Magrelli)


T'addobbo è un'espressione trucida romana, di quelle che preludono alla rissa.

Questa mattina ero al semaforo, in motorino, in attesa del verde. Mi crogiolavo nella giornata dicembrina di sole e cielo terso quando... 
Un energumeno, abbagliato dalla luce, non vede un passante che, appunto, passava sulle strisce, e sta per metterlo sotto con la sua auto. Il passante credo gli abbia detto qualcosa che non ho sentito, del tipo un senta-scusi-la prossima-volta-guardi-meglio-eccheccazzo, una cosa del genere, tra l'altro lecita, e l'ha fatto anche sussurrandola visto che non l'ho sentita distintamente. 
Il guidatore, mezzo accecato dal sole ma molto di più dalla rabbia - pupilla dilatata sicura - scende dall'auto e, con l'aplomb da ultras - grugno, denti serrati e minacce - aggredisce il passante il quale, non volendo passare a miglior vita ma solo passare, lesto raggiunge la parte opposta della strada  per dileguarsi nella luce luminosa di una giornata qualsiasi di quasi Natale.


(addobbo natalizio)







mercoledì 20 dicembre 2017

Decoro


Un giorno sarai abbandonato
come un riccio sull'orlo di una strada campestre.
Andrai qualche volta in cucina,
a chieder molliche
alla loro arroganza, umiliato.
Sei zavorra, sei molesto,
con quelle spine spuntate inutili,
sei cosa da regalare alle ortiche,
da mettere in un vecchio cesto,
da coprire di sputi.
(Angelo Maria Ripellino)


In nome del decoro, il sindaco di Como ha vietato ai senzatetto di chiedere l'elemosina. 
Ma ovvio! A Natale, le strade, devono brillare di luci e i panettoni, e i cotechini, far bella mostra di sè nelle vetrine, ed essere rimirati, agevolmente, dalle famigliole sorridenti! Entrando nei negozi di elettronica per comprare, che so, l'ultimo modello di smartphone, non puoi mica farti largo tra cappelli logori rivoltati e protesi! I tuoi figli possono turbarsi nel guardare quei pochi denti, e pure marci, incrociare quegli sguardi rotti, e poi le manacce, così sporche e gonfie... Suvvia! O ci caliamo sugli occhi il berretto con il pon pon che si accende con il led, oppure ci si rivolge al sindaco! Nell'editto di ieri, infatti, si specificano le regole per chi chiede l'elemosina e si definisce "accattone dinamico" chi va in giro con il cappello in mano e "accattone statico" quello che chiede soldi da fermo (QUI).
Manca, ma siamo in Italia - mai una cosa fatta per bene e fino in fondo! - manca, dicevo, la definizione per quelli sulla sedia a rotelle, che deduco essere i più pericolosi per il decoro comasco, dato che sono in grado di spostarsi di qua e di là e praticare anche lo "statico" e quando meno te l'aspetti.


(Decoro natalizio)

martedì 19 dicembre 2017

Onde gravitazionali


Rumore d'onde
che vanno e vengono
così lontano da casa
(Santōka 1882-1940)


Quelle di Santōka le definirei "onde multifunzionali", ovvero che possono essere di tutto a seconda di come leggiamo il suo haiku. Onde marine? Radiofoniche? Sono comunque onde in grado di riportarci in un altrove possibile. E non è niente male...
Per me, la Susanna-regina-del-karaoke, le "onde gravitazionali" sono solo quelle da cantare con Franco Battiato. A tempo e con i passi giusti.
Oggi però è un grande giorno: le onde gravitazionali hanno una "surfista" d'eccezione che si chiama Marica Branchesi, la scienziata che spia le loro vibrazioni meglio di chiunque altro (QUI)
Non dico di aver capito bene cosa siano, ma sono molto contenta lo stesso.

(il mondo in tasca)