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giovedì 15 gennaio 2015

Napolitano

Giorno lungo.
Le mani che si erano incontrate
restano unite
(Hino Sojo 1901-1956)





Mi piace tanto quando per strada incontro due vecchi che camminano ancora uno accanto all'altra, dopo una vita insieme, a braccetto. Silenziosi, infagottati da strati di lana sotto il cappotto. Si diventa così leggeri eppure così solidi. Vorrei abbracciarli, complimentarmi con loro, intervistarli: "Come avete fatto? Come avete fatto?". E invece penso solo a tante cose confuse e tutte insieme, che mi piacerebbe fosse capitato così anche i miei genitori, risento quelle carezze indecise di mani un po' nodose, diverse, sulla mia testa. Vedo vestiti che conosco, passetti che capisco, spio piccole premure, mi auguro la stessa fortuna...

Napolitano lascia il Quirinale. Lo immagino nell'intimità della sua casa, dopo un'esistenza invidiabile, una bella vita vissuta pienamente e ricca di soddisfazioni, e ancora con sua moglie accanto.
Il giorno è stato lungo e bello.


(Tramonto napoletano)


E se vi va, leggete anche questo vecchio post QUI
















venerdì 12 settembre 2014

Marm-occhi

Pulisco la lente 
degli occhiali anche dalla parte
dell'occhio cieco
(Hino Sojo 1901-1956)

Secondo questa notizia che vi linko qui, in Italia la percentuale di chi è costretto a far uso di occhiali è balzata in quarant'anni dal 13 al 25%. In evidente crescita il numero dei ragazzini occhialuti con al seguito truppe di esperti che mettono sotto accusa giochi su tablet e pc a manetta.
Piccoli marmocchi linkati, telefonìaci, uozzappàri ma non proprio linci, crescono.
Ma vuoi mettere con gli anni passati? 
Questa sarà una generazione più aperta della nostra e più lungimirante. Da vicino.


(Ischia. Ibiscus per miopi)