giovedì 15 gennaio 2015

Napolitano

Giorno lungo.
Le mani che si erano incontrate
restano unite
(Hino Sojo 1901-1956)





Mi piace tanto quando per strada incontro due vecchi che camminano ancora uno accanto all'altra, dopo una vita insieme, a braccetto. Silenziosi, infagottati da strati di lana sotto il cappotto. Si diventa così leggeri eppure così solidi. Vorrei abbracciarli, complimentarmi con loro, intervistarli: "Come avete fatto? Come avete fatto?". E invece penso solo a tante cose confuse e tutte insieme, che mi piacerebbe fosse capitato così anche i miei genitori, risento quelle carezze indecise di mani un po' nodose, diverse, sulla mia testa. Vedo vestiti che conosco, passetti che capisco, spio piccole premure, mi auguro la stessa fortuna...

Napolitano lascia il Quirinale. Lo immagino nell'intimità della sua casa, dopo un'esistenza invidiabile, una bella vita vissuta pienamente e ricca di soddisfazioni, e ancora con sua moglie accanto.
Il giorno è stato lungo e bello.


(Tramonto napoletano)


E se vi va, leggete anche questo vecchio post QUI
















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