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martedì 7 giugno 2016

Stagione

In modo semplice 
se ne va la primavera
tra le erbe dei prati
(Issa 1763-1827)


Un "cogli l'attimo", un "carpe diem" in versione giapponese.
Un haiku da leggere e rileggere, da declinare secondo i ricordi di ognuno, possibile commento a sensazioni antiche, quelle che riemergono all'improvviso tipo dejavu e che trafiggono come frecce, o dolce monito per un presente da vivere tutto.

Semplicità da cercare tra le erbe dei prati, nel gelsomino sul terrazzo o ficcando il naso tra le foglie di basilico prima di usarle in cucina. 

Anche il mio armadio, dopo il cambio di stagione, sa di primavera, così miracolosamente ordinato in vero stile negozio. Signora desidera? Forse una camicetta fresca e ordinatissima, non spiegazzata? Prego! Qui i colori pastello, lì seta e stoffe leggere. Sacchetti di lavanda fragranti su pile perfette, posso scegliere la biancheria ad occhi chiusi, nessuna ruvida manica di cappottone ostacolerà la chiusura dell'anta che finalmente sguiscia serena sui suoi binari. Gonne fluttuanti in ordine di lunghezza, borse di pelle, morbide, e non più ammaccate come zampogne tristi. 
Mi godo l'attimo primaverile, tutta la sua freschezza, so bene che se ne andrà presto. 
Soprattutto dal mio armadio.

(Primavera che se ne va)