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mercoledì 4 giugno 2014

Tricolore volante

Gli uccelli 
dai bei colori
migrano in silenzio
(Issa 1763-1827)


Vado a memoria. Dopo il "patriottico" no ad Air France capitanato da Berlusconi nel 2008 e dopo avere scaricato sulle tasche della collettività un mare di soldi per sostenere Alitalia - sempre in nome di salvaguardare la compagnia di "bandiera" - dopo la cordata degli imprenditori "tricolori" e gli oscuri intrecci di interessi con banche azioniste e creditrici insieme, dopo sette anni sette di cassa integrazione, festeggiamo il matrimonio di Alitalia con Etihad. 
In silenzio.


(Sabato scorso dalle parti di Fiumicino. In silenzio)








mercoledì 16 aprile 2014

Che incubo!

Come uno scheletro nei campi-
il vento già soffia
fin dentro il mio cuore.
(Akutagawa 1892-1927)


La notizia è che il tribunale di Milano ha deciso la pena per Berlusconi: quattro ore alla settimana in un centro anziani e da martedì a giovedì può svolgere l’attività politica.
E a Marcello Dell'Utri un corso di salsa e merengue il venerdì dalle 18.00 alle 20.00. 
È solo un brutto sogno.


(Gli incubi di Matthew Barney in Cremaster. Oltre)





L'autore dello haiku di oggi, Ryunosuke Akutagawa, il poeta più decadente e febbrile tra tutti quelli che frequentiamo sul blog, merita un prossimo post a parte. 
Per altri incubi a tema QUI e ancora QUI.



giovedì 27 marzo 2014

Il Ventennio (di Berlusconi)

(Incubo di Mark Ryden. Riconoscibile Olgettina e il suo "meat show")

                                                             
A vetri schiusi
m'assale il passato -
Sogno reale.
(Ryōkan 1758-1831)

Sogno o son desto? Il 27 marzo del 1994 le prime elezioni vinte da Silvio Berlusconi con la sua coalizione di centro-destra formata da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, CCD e UDC.

Iniziò oggi un ventennio. Da incubo.


(L'EUR come Milano2) *

*
se zoomate la foto del Palazzo dei Congressi che ho fatto in una giornata dicembrina fredda   e tersa, potete notare, a destra, un uccellino minuscolo. Volevo dare anche a lui un po' di notorietà mediatica. Ciao!  



giovedì 20 marzo 2014

Papi Berlusconi guarda la sua dinastia imperiale

Notte di primavera-
piangono nel sonno
i miei bambini.

(Murakami Kijō 1865-1930)

(Foto rubata. Qui la famiglia B. è in abiti da casa)



giovedì 6 febbraio 2014

sabato 11 gennaio 2014

Berlusconi si candida alle europee???


Il suo inchiostro spruzzato
un calamaro morto
con la bassa marea.
(Masaoka Shiki 1867-02)







(Foto dalla rete di Masaoka Shiki)
                                               


Nel nostro tempo occidentale, dove tutto è permesso e le regole sembrano fatte per essere aggirate, appare maestosa un’altra misconosciuta figura: Masaoka Tsunemori.
Si fa chiamare Shiki, cioè "cuculo", l’uccello che secondo la tradizione giapponese canta finché muore. A undici anni scrive il suo primo poema e a quattordici anni fonda un gruppo poetico.
Si diploma, lascia gli studi universitari e rinuncia alla borsa di studio. Si consacra agli haiku, compone varie raccolte, fonderà la rivista letteraria “Il cuculo”.
Nel 1894, già malato, è corrispondente per il suo giornale della guerra cino-giapponese.
Al contrario di  Matsuo Basho, suo amatissimo maestro e grande camminatore e  di Santoka, Shiki  potrà camminare poco.     
La sua breve esistenza, morì a trentacinqueanni,  può misurarsi in pochi tatami, quelli della stanza dove era costretto a letto.
E in quello spazio angusto, povero e solitario, compone in forma di haiku la sua lotta contro il male e la sua voglia di vivere, il suo addio alla vita e la sua rabbia.
Nello stretto rispetto delle regole poetiche dello haiku e servitore di un’ideale precisione nella composizione da lui stesso canonizzata, occupandosi in chiave moderna dell’esistenza umana, Shiki ci porta in un mondo struggente, raffinato, disperato.  
E cadenzato da ore sempre uguali, come in questi tre haiku che vi propongo:

Alle quattro i corvi
alle cinque i passeri
dalla notte d’estate il giorno spunta

Dopo aver ucciso la mosca

un momento di pace
nella piccola camera

La lampada della camera vicina
si è accesa anch’essa
notte fredda

Forte come un guerriero, Shiki era figlio di un samurai, conosce la rinuncia e la solitudine.