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martedì 8 aprile 2014

Venezia è un pesce

Un lampo di luce:
dalle barche le voci
di fantasmi innocenti.
(Taigi 1709-1771)

Giorni faticosi per Venezia. L'incidente di sabato mattina nel porto pone nuovamente l'attenzione sulla pericolosità dei "grattacieli del mare" che sguazzano impuniti in laguna.
Ecosistema centrifugato, le antiche palafitte (di legno!!!) su cui poggiano i meravigliosi palazzi veneziani che scricchiolano sott'acqua, il sole oscurato al passaggio in "canal" della ennesima nave da crociera chiamata "Preziosa".  Qualcuno ricorda l'impavido capitan Schettino e la sua nave troppo vicina alla costa? Pochi... 



(qui Venezia, negli abissi, durante il Carnevale)

Allargando lo sguardo al resto del Veneto, avanzano anche i "Serenissimi" - che di sereno hanno ben poco - e si mettono alla sgangherata guida di un tank artigianale armato e blindato. I leghisti sono infremitati: "Noi della Lombardia ringraziamo i fratelli veneti. Non riusciranno nel loro sporco progetto di tenere schiavi i popoli. Veneto libero!" 
Inneggiando alla secessione, ecco i Serenissimi che tentano di raggiungere Piazza San Marco proprio come una quindicina di anni fa quando scardinarono il portone e si arrampicarono, issando la bandiera della Repubblica di Venezia, fin sul campanile.

Per Tiziano Scarpa, nella sua bella guida d'autore che vi consiglio di leggere, Venezia è un pesce.
Speriamo solo che non ci sfugga e che non vada giù giù giù giù giù giù giù giù...

Altri pesci QUI!