Visualizzazione post con etichetta Alan Bennett. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Alan Bennett. Mostra tutti i post

lunedì 19 maggio 2014

Campagna elettorale

Le parole dei bugiardi
arrossiscono; invece le cifre
di uno statistico sono spudorate
(W.A. Auden 1907-1973)




Nei giorni di campagna elettorale un bel motto da tenere presente durante il cicaleccio di fondo.
Tre versi di Wystan Hugh Auden grande poeta inglese, che ha usato spesso la forma haiku per comporre shorts, poesie brevissime, e si è frequentemente cimentato con alliterazioni e musicalità molto giapponesi. Tornando dal Salone del Libro, oltre l'influenza, mi sono portata a casa "Il vizio dell'arte" di Alan Bennett, edito da Adelphi, ove il brillante drammaturgo inglese ritrae l'autore di "Grazie, nebbia" come un esimio...rompiscatole.



Ma a parte l'oggettiva grandezza poetica - che ovviamente qui Bennett gli riconosce - a me diverte questo ribaltamento: chi mai poteva solo immaginare  l'immenso Auden, così umanamente rompipalle??? 
A proposito, datevi un'occhiata alle foto in rete di Auden. Vi apparirà un gigante un po' stropicciato, e non un efebico biondino!


Ridimensionando e riportando tutto alla mia modesta altezza, i miei dietro le quinte, avendo a che fare con scrittori e giornalisti, avrebbero molto da raccontare. 

Quasi quasi... No. Non lo faccio. 

(Sono quiiiii. Dietro le quinteeeeee!)