È di rugiada
è un mondo di rugiada
eppure eppure
(Issa 1723-1828)
Alla fine è tutto molto più complicato. La questione femminile - con tanto di lotte, conquiste e obiettivi futuri - non ci sta chiusa tutta dentro un hashtag. E la discussione che si è creata sul #metoo prova, a mio avviso, che è impossibile parteggiare per una o per l'altra tesi perché, prima di tutto, non dovrebbero esserci fazioni. Ma non eravamo arrivati al punto di non dover per forza precisare "che si tratta di ricatto se lui è un tuo superiore" parlando tra amici che ti conoscono (e ti riconoscono come donna impegnata, progressista eccetera), perché bisogna ribadirlo ancora? Ma non lo sapevamo, non condividevamo quelle due o tre cose? Sottoscrivere banalità assodate con occhi iniettati di sangue, guardare storto Woody Allen, elencare tutti i tentativi di approccio, mischiarli con le molestie e dover fare schemetti: allora, lo stupro è quando, la molestia invece, la mano morta... finendo a sganasciarci, è ovvio, solo a ricordare, e a mischiare di nuovo tutto, e poi c'è quello che cita Balthus e l'altra Chi l'ha visto?...
Nel mondo degli eppure, quello che preferisco, si può essere d'accordo con Anna Bravo e anche con Anna Momigliano, e anche con Teresa Bellemo, intellettuali che tra loro la pensano diversamente ma che analizzano le diverse sfumature e rappresentano con i loro interventi, un eppure. Perché sono le sfumature che fanno un individuo pensante e non il genere.
E dobbiamo ancora ripetercelo.
(sfumature) |