Vacilla, vacilla
la mente dell'uomo-
trappola del lume
(Kakio Tomizawa 1902-1962)
In tempi dove nessuno vuole fare il Ministro dell'economia in Italia, oggi uno haiku scritto, guarda un po', proprio da un economista giapponese.
Kakio mollò gli studi economici e si dedicò completamente alla poesia che spesso la critica definisce straniante, malinconica e "oscura". Ma letta specularmente a quello che riguarda le povere cose italiane di questi giorni, mi sembra che brilli per la sua sfolgorante chiarezza.
Aggiungo un altro haiku sempre suo, meraviglioso, che userei tutti i giorni appena finisco di leggere le prime pagine sulle faccende italiane:
E dentro gli occhi
formiche formiche formiche
formiche formiche
A proposito, se interessa argomento formiche & lucciole (bellissime!) date un'occhiata qui !
Una poesia, una notizia e una foto per guardare alla realtà scandendola in tre momenti, come succede nel poco spazio dei tre versi di un haiku giapponese. La poesia è nelle cose di tutti i giorni. "Cuscino di pietra/accompagno/nuvole" (Santōka 1882-1940)
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giovedì 20 febbraio 2014
martedì 4 febbraio 2014
Insetti vari in Parlamento e divagazioni per sopravvivere
Mentre in Parlamento siedono cicale e rumoreggiano grilli sotto lo sguardo di formiche avvilite (vedi etichette post), mi distraggo con alcuni haiku che hanno la "lucciola" come kigo, il riferimento alla stagione, e con alcune divagazioni in libertà.
Lucciole ovunque
rieccomi
nel mio villaggio natale
(Santoka 1882-1940)
Tristezza-
per il bambino ammalato
una gabbia di lucciole
(Yoshikawa Ryota 1718-1787)
L'immaginario visivo giapponese di manga e anime spesso richiama quello classico tradizionale, come succede in questo cartone. Sempre in tema di lucciole, ecco un esempio:
Le divagazioni continuano. Alcune smorfie eccessive dei visi accigliati, stupiti o divertiti di alcuni ritratti in stile Ukiyo-e, come questo in basso, non rimandano forse alle buffe faccette dei cartoni tipo Lady Oscar, Goldrake, Mazinga, Doraemon che imperverseranno due secoli più tardi?
Lucciole ovunque
rieccomi
nel mio villaggio natale
(Santoka 1882-1940)
Tristezza-
per il bambino ammalato
una gabbia di lucciole
(Yoshikawa Ryota 1718-1787)
L'immaginario visivo giapponese di manga e anime spesso richiama quello classico tradizionale, come succede in questo cartone. Sempre in tema di lucciole, ecco un esempio:
Le divagazioni continuano. Alcune smorfie eccessive dei visi accigliati, stupiti o divertiti di alcuni ritratti in stile Ukiyo-e, come questo in basso, non rimandano forse alle buffe faccette dei cartoni tipo Lady Oscar, Goldrake, Mazinga, Doraemon che imperverseranno due secoli più tardi?
venerdì 17 gennaio 2014
Ascoltando (pochi minuti) la difesa della De Girolamo
D'autunno la cicala-
caduta riversa
sèguita a frinire.
(Issa Kobayashi 1763-1828)
Sì. La cicala si adatta bene, viene anche da sorridere anche se è meglio rimanere seri. Aggiungo questo, allora, dove concetti come etica, educazione, morale, rimorso sono concentrati e espressi nella consueta trasparente brevità.Strano: dalle cicale alle... formiche. Eccolo:
Uccido la formica-
i miei tre bambini
m'hanno visto.
(Katō Shūson 1905-1993)
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