In nessuna
parte
di terra
mi posso
accasare
Ad ogni
nuovo
clima
che incontro
mi trovo
languente
che una volta
già gli ero stato
assuefatto
E me ne stacco sempre
straniero
Nascendo
tornato da epoche troppo
vissute
Godere un solo
minuto di vita
iniziale
Cerco un paese
innocente.
(Giuseppe Ungaretti "Girovago")
Il 22 dicembre 1947 venne approvata la Costituzione italiana.
Per festeggiare questa settantenne così attenta ai diritti e doveri di tutti noi, ho pensato di chiedere a Tommaso Ragno di dare la sua voce a Dante, Pavese, De Amicis, Ungaretti, Calvino, Levi, Rigoni Stern, Volponi, Cielo D'Alcamo, Rodari, Svevo e Mercantini. Per l'intera giornata di oggi, potrete ascoltare i dodici articoli fondamentali messi in dialogo con altrettante pagine della nostra letteratura (clicca QUI ); "Girovago" di Ungaretti andrà in onda oggi alle 16.55, nello spazio della poesia di Fahrenheit, come commento poetico all'ottavo principio fondamentale.
Che dice:
L'ordinamento
giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale
generalmente
riconosciute.
La condizione
giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle
norme e dei
trattati internazionali.
Lo straniero, al
quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà
democratiche
garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio
della Repubblica
secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa
l'estradizione dello straniero per reati politici.
(Preparativi per Festa- Tommaso Ragno) |
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