giovedì 21 dicembre 2017

Quasi Natale



Natale, credo, scada il bollino blu
del motorino, il canone URAR TV,
poi l’ICI e in più il secondo
acconto IRPEF – o era INRI ?
La password, il codice utente, PIN e PUK
sono le nostre dolcissime metastasi.
Ciò è bene, perché io amo i contributi,
l’anestesia, l’anagrafe telematica,
ma sento che qualcosa è andato perso
e insieme che il dolore mi è rimasto
mentre mi prende acuta nostalgia
per una forma di vita estinta: la mia.
(Valerio Magrelli)


T'addobbo è un'espressione trucida romana, di quelle che preludono alla rissa.

Questa mattina ero al semaforo, in motorino, in attesa del verde. Mi crogiolavo nella giornata dicembrina di sole e cielo terso quando... 
Un energumeno, abbagliato dalla luce, non vede un passante che, appunto, passava sulle strisce, e sta per metterlo sotto con la sua auto. Il passante credo gli abbia detto qualcosa che non ho sentito, del tipo un senta-scusi-la prossima-volta-guardi-meglio-eccheccazzo, una cosa del genere, tra l'altro lecita, e l'ha fatto anche sussurrandola visto che non l'ho sentita distintamente. 
Il guidatore, mezzo accecato dal sole ma molto di più dalla rabbia - pupilla dilatata sicura - scende dall'auto e, con l'aplomb da ultras - grugno, denti serrati e minacce - aggredisce il passante il quale, non volendo passare a miglior vita ma solo passare, lesto raggiunge la parte opposta della strada  per dileguarsi nella luce luminosa di una giornata qualsiasi di quasi Natale.


(addobbo natalizio)







mercoledì 20 dicembre 2017

Decoro


Un giorno sarai abbandonato
come un riccio sull'orlo di una strada campestre.
Andrai qualche volta in cucina,
a chieder molliche
alla loro arroganza, umiliato.
Sei zavorra, sei molesto,
con quelle spine spuntate inutili,
sei cosa da regalare alle ortiche,
da mettere in un vecchio cesto,
da coprire di sputi.
(Angelo Maria Ripellino)


In nome del decoro, il sindaco di Como ha vietato ai senzatetto di chiedere l'elemosina. 
Ma ovvio! A Natale, le strade, devono brillare di luci e i panettoni, e i cotechini, far bella mostra di sè nelle vetrine, ed essere rimirati, agevolmente, dalle famigliole sorridenti! Entrando nei negozi di elettronica per comprare, che so, l'ultimo modello di smartphone, non puoi mica farti largo tra cappelli logori rivoltati e protesi! I tuoi figli possono turbarsi nel guardare quei pochi denti, e pure marci, incrociare quegli sguardi rotti, e poi le manacce, così sporche e gonfie... Suvvia! O ci caliamo sugli occhi il berretto con il pon pon che si accende con il led, oppure ci si rivolge al sindaco! Nell'editto di ieri, infatti, si specificano le regole per chi chiede l'elemosina e si definisce "accattone dinamico" chi va in giro con il cappello in mano e "accattone statico" quello che chiede soldi da fermo (QUI).
Manca, ma siamo in Italia - mai una cosa fatta per bene e fino in fondo! - manca, dicevo, la definizione per quelli sulla sedia a rotelle, che deduco essere i più pericolosi per il decoro comasco, dato che sono in grado di spostarsi di qua e di là e praticare anche lo "statico" e quando meno te l'aspetti.


(Decoro natalizio)

martedì 19 dicembre 2017

Onde gravitazionali


Rumore d'onde
che vanno e vengono
così lontano da casa
(Santōka 1882-1940)


Quelle di Santōka le definirei "onde multifunzionali", ovvero che possono essere di tutto a seconda di come leggiamo il suo haiku. Onde marine? Radiofoniche? Sono comunque onde in grado di riportarci in un altrove possibile. E non è niente male...
Per me, la Susanna-regina-del-karaoke, le "onde gravitazionali" sono solo quelle da cantare con Franco Battiato. A tempo e con i passi giusti.
Oggi però è un grande giorno: le onde gravitazionali hanno una "surfista" d'eccezione che si chiama Marica Branchesi, la scienziata che spia le loro vibrazioni meglio di chiunque altro (QUI)
Non dico di aver capito bene cosa siano, ma sono molto contenta lo stesso.

(il mondo in tasca)

  


lunedì 18 dicembre 2017

Nell'epoca del re e del cavaliere


L’aria è piena di grida. Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri, brandelli di parole.
Ferri di cavalli morti circondano immagini di battaglie
le trattengono prima che vadano in un futuro senza cornici.
(Antonella Anedda "Dal balcone del corpo")


Nonostante i gigabyte, questa è l'epoca della poca memoria. 
L'epoca di cavalieri sempre in sella, e che scendono ancora una volta in campo, l'epoca di un re (che ritorna anche lui) e di cori fascisti. 
Giorni smemorati e pieni di caosL’aria è piena di grida.
Se esiste mai una poesia del silenzio, l'ha scritta Antonella Anedda; è a lei a cui mi rivolgo quando tutto intorno il rumore è troppo forte da sopportare
Il mio antidoto? Leggere Anedda: meglio delle cuffie da elicotterista.


(con le cuffie nel caos)



giovedì 14 dicembre 2017

Il biotestamento del preserale



Addosso al viso mi cadono le notti
e anche i giorni mi cadono sul viso.
Io li vedo come si accavallano
formando geografie disordinate:
il loro peso non è sempre uguale,
a volte cadono dall'alto e fanno buche,
altre volte si appoggiano soltanto
lasciando un ricordo un po’ in penombra.
Geometra perito io li misuro
li conto e li divido
in anni e stagioni, in mesi e settimane.
Ma veramente aspetto
in segretezza di distrarmi
nella confusione perdere i calcoli,
uscire di prigione
ricevere la grazia di una nuova faccia.


Ieri sera ho visto alla tv un quiz di quelli col montepremi, nella fascia denominata preserale, uno show blu elettrico condotto da Enrico Papi, lo ricordate? Uno che ride. Nella sua trasmissione i concorrenti devono indovinare l'età di qualcun'altro. 
Ieri si trattava di quella di una signora, sadicamente impupazzata per l'occasione (parrucchiere, capelli platino, rossetto su labbra grinzose) che, per un qualche compenso (a quanto mai ammonterà?) si era resa complice di tale spettacolo e se ne stava lì ben illuminata, in mezzo al palco. Si sottoponeva a sberleffi e alle angherie investigative: "agiti gli avambracci!" per vedere quanto ancora tonici, per dirne una... 
In studio si rideva molto, si ammiccava, si faceva gomitino...

Lo show di uno Stato beffardo che finalmente sta legiferando in materia di bio testamento per l'intero suo pubblico. (QUI) 

(La Ruota della Fortuna)