L’aria è piena di grida. Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri, brandelli di parole.
Ferri di cavalli morti circondano immagini di battaglie
le trattengono prima che vadano in un futuro senza
cornici.(Antonella Anedda "Dal balcone del corpo")
Nonostante i gigabyte, questa è l'epoca della poca memoria.
L'epoca di cavalieri sempre in sella, e che scendono ancora una volta in campo, l'epoca di un re (che ritorna anche lui) e di cori fascisti.
Giorni smemorati e pieni di caos. L’aria è piena di grida.
Se esiste mai una poesia del silenzio, l'ha scritta Antonella Anedda; è a lei a cui mi rivolgo quando tutto intorno il rumore è troppo forte da sopportare.
Il mio antidoto? Leggere Anedda: meglio delle cuffie da elicotterista.
(con le cuffie nel caos) |
Il RE che ritorna _
RispondiEliminadesiderio scriteriato e incoerente .
IL VALORE DEL RICORDO, SI SEDIMENTA NEL TEMPO PER CHI SA CUSTODIRLO .
Annunziata