Hanno sparato a mezzanotte, ho udito
il ragazzo cadere sulla neve
e la neve colpirlo senza un nome.
Guardare i morti alla città rimane
e illividire sotto il cielo. All’alba,
con la neve cadente dai frontoni
dai fili neri, sempre più rovina
accasciata di schianto sulla madre
che carponi s’abbevera a quegli occhi
ghiacci del figlio, a quei capelli sciolti
nei fiumi azzurri della primavera
("Hanno sparato a mezzanotte" di Alfonso Gatto)
La mia legittima difesa sarà "leggittima" con due g, nel senso di leggere, di lettura, di libri. Leggittima. La mia difesa dai cattivi continuerà attraverso, ad esempio, un romanzo tenuto in mano, faccio il vuoto intorno, giuro, temuta come un super eroe o una zombie repellente. In una qualsiasi sala d'aspetto, in banca o in fila alla posta, a me non si avvicina nessuno. E la mia libreria che si intravede dalla finestra, allora? Funziona da anni da antifurto, ottimamente, chi mai scassinerebbe una casa coi libri dentro? Che mai può esserci di buono da rubare nelle case di noi lettori, poveri freaks sopravvissuti che preferiamo la complessità alla pancia, un libro a un tweet. Che preferiamo morire in nome di tutto questo?
(Armi improprie) |