Riposa tutta quanta la Penisola
avvolta da una trepida collana
di affogati. Ognuno di loro è una briciola
fatta cadere per ritrovar la strada.
Ma i pesci le hanno mangiate e i clandestini,
persi nel mare senza più ritorno,
vagano come tanti Pollicini
seminati nell’acqua torno torno.
Come quando negli incubi urli ma la voce non esce dalla gola.
Prince Jerry aveva fatto richiesta di asilo politico ma non era stata
accolta, lo aveva saputo a metà dicembre. Non
rientrava, i requisiti non erano i suoi, punto. E si è suicidato buttandosi sotto un treno, l'ultima parola al telefonino parlando con il sacerdote suo amico "scusa". Il prete gli farà il funerale, la piccola comunità di Tortona piangerà il ragazzo arrivato da lontano a cui volevano bene, a detta di tutti dolce, intelligente, colto. Prince Jerry non ce l'ha fatta, sappiamo questo. E' stato troppo per una sola vita.
Come negli incubi. Ma è quello che accade amico, quello che ci sta capitando, sveglia, è tutto vero.
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(Arrivi e partenze) |