Addosso al viso mi cadono le notti
e anche i giorni mi cadono sul viso.
Io li vedo come si accavallano
formando geografie disordinate:
il loro peso non è sempre uguale,
a volte cadono dall’alto e fanno buche,
altre volte si appoggiano soltanto
lasciando un ricordo un po’ in penombra.
Geometra perito io li misuro
li conto e li divido
in anni e stagioni, in mesi e settimane.
Ma veramente aspetto
in segretezza di distrarmi
nella confusione perdere i calcoli,
uscire di prigione
ricevere la grazia di una nuova faccia.
(Da "Il cielo" di Patrizia Cavalli)
Attraversare Roma per raggiungere l'Eur, da dove abito, è un viaggio. Ma amo quella sospensione tra casa e fiera, tra quiete e caos - ciao, ciao, cosa hai pubblicato di bello, passi e ce ne parli in postazione - perchè quando compio il lungo tragitto Roma Nord-Roma Sud, quando passo un ponte o vengo ingoiata dall'eternità sbracata della mia città, mi accompagna Patrizia Cavalli e il suo tempo diventa il mio.
Geometra perito io li misuro
li conto e li divido
in anni e stagioni, in mesi e settimane.
E misuro, e conto, sono un metro dentro la metro. Mi uso, mi tendo, mi srotolo per capire la città. Centro di Roma, piazza del Popolo, il tram cigola come fosse ancorato ancora al novecento, scendo le scale, eccomi nelle viscere romane. E viaggio, e sopra di me il Colosseo, la Piramide, il Circo Massimo. Stazione Termini, Metro B, cambio direzione uscita Laurentina. Eur. I palazzi. Il Palazzetto dello Sport, Il Palazzo dei Congressi e la fuga metafisica degli archi, le leggi dello spazio catturate, il Palazzo della Civiltà del Lavoro. Luoghi misteriosi e funzionali, vetrate lucenti di uffici deserti, affacci sopra un verde progettato, meraviglioso e tetro. Giro l'angolo.
La Nuvola di Fuksas, imprigionata dentro la sua scatola di metallo come per un esperimento di crio conservazione, prova a sfidare l'eternità. Sono arrivata.
li conto e li divido
in anni e stagioni, in mesi e settimane.
E misuro, e conto, sono un metro dentro la metro. Mi uso, mi tendo, mi srotolo per capire la città. Centro di Roma, piazza del Popolo, il tram cigola come fosse ancorato ancora al novecento, scendo le scale, eccomi nelle viscere romane. E viaggio, e sopra di me il Colosseo, la Piramide, il Circo Massimo. Stazione Termini, Metro B, cambio direzione uscita Laurentina. Eur. I palazzi. Il Palazzetto dello Sport, Il Palazzo dei Congressi e la fuga metafisica degli archi, le leggi dello spazio catturate, il Palazzo della Civiltà del Lavoro. Luoghi misteriosi e funzionali, vetrate lucenti di uffici deserti, affacci sopra un verde progettato, meraviglioso e tetro. Giro l'angolo.
La Nuvola di Fuksas, imprigionata dentro la sua scatola di metallo come per un esperimento di crio conservazione, prova a sfidare l'eternità. Sono arrivata.
(Compagni di viaggio) |
Che piacere Susanna averti incontrata ieri( chiedevo il nome del cantante africano alla tua collega..e ti ho raccontato brevemente di me, hai visto l'icona del tuo blog, fiore rosso sul mio cellullare..bello averti incontrata,leggerò il tuo libro come mio primo regalo di Natale..e ne parleremo! Silvia , che felicemente abita a roma sud ,più felicemente da quando apprezza l'architettura razionalista! Ps: la gioia di camminare in corridoi di libri,di annusare profumi di carte,di scoprire innumerevoli tentazioni,di bearsi di titoli misteriosi ,di poter leggere risvolti intriganti, beh...una MERAVIGLIOSA INIEZIONE VITAMINICA PER MENTE E CUORE
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