Ci son dei giorni smègi e lombidiosi
col cielo dagro e un fònzero gongruto
ci son meriggi gnàlidi e budriosi,
che plògidan sul mondo infrangelluto,
ma oggi è un giorno di zìmpagi e zirlecchi
un giorno tutto gnacchi e timparlini,
le nuvole buzzìllano, i bernecchi
ludèrchiano coi fèrnagi tra i pini;
è un giorno per le vànvere, un festicchio
un giorno carmidioso e prodigiero,
è il giorno a cantilegi, ad urlapicchio
in cui m'hai detto "t'amo per davvero"
("Il giorno ad urlapicchio" di Fosco Maraini)
Una poesia che canta l'amore che piace a me. Quello allegro, dove l'incanto di un giorno timparlino ti prende e non ti molla più, quando ci si può abbandonare a una melodia allegra, e quel campanellino che ci ha risvegliati fa muovere i piedi a ritmo di cantilegi.
Dedicatela a chi vi piace, questa fànfola piena di vita dentro, che sbrilluccica ancora e per sempre, la fànfola di un genio come Fosco Maraini, esempio morale e intellettuale.
Che se la reciti ad alta voce all'amato o all'amata la stanza si riempie di luccichini.
(è passato Cupido) |
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