Verso sera fissavo l’orizzonte
Socchiudevo un po’ gli occhi, accarezzavo
i contorni e i colori tra le ciglia:
e la striscia dei colli si spianava,
tremula, azzurra: a me pareva il mare e mi piaceva più del mare vero.
(Antonia Pozzi)
Antonia Pozzi nasce il 13 febbraio 1912, è una bambina
bionda e minuta. In una foto reperibile su Google immagini la vediamo a cinque anni in una nuvola di merletti. Una larga fascia di seta che le cinge la vita,
il braccino appoggiato a un mobile elegante, i riccioli ben raccolti in
una graziosa acconciatura. Quella ritratta è una piccola donna amatissima, sembra la gioia dei suoi
genitori. E' figlia dell’avvocato Roberto Pozzi e della contessa Lina,
una coppia di ricchi, e colti, proprietari terrieri ed è nipote del poeta e
intellettuale Tommaso Grossi; la mamma parla perfettamente inglese e francese
ed è lei ad infonderle l’amore per letteratura straniera. Quella di Antonia è
un’infanzia dorata in una casa bellissima piena di libri, dove il pomeriggio
ci si dedica allo studio e al ricamo, e il pianoforte suonato dalla mamma,
rallegra le serate casalinghe.
Questi versi li scrive nel 1929, nove anni prima della fine del suo viaggio.
("Desiderio di cose leggere") |
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RispondiEliminaUsignolo in altissime fronde
dietro l'occhio rossastro
cantò:
da buie grotte d'aria
aggrumandosi gli echi,
note
nel cavo della stanza
strillarono.
Uno scalpiccio folto ci parlò
d'invisibili lumi,
della vita
che s'annoda a singulti si sassofono,
poi gli occhi apre
ridesta
fra due battiti di palme...
Grazie Susanna
Annunziata