lunedì 29 aprile 2019

La vita sognata



Verso sera fissavo l’orizzonte
Socchiudevo un po’ gli occhi, accarezzavo
i contorni e i colori tra le ciglia:
e la striscia dei colli si spianava,
tremula, azzurra: a me pareva il mare e mi piaceva più del mare vero.
(Antonia Pozzi)



Antonia Pozzi nasce il 13 febbraio 1912, è una bambina bionda e minuta. In una foto reperibile su Google immagini la vediamo a cinque anni in una nuvola di merletti. Una larga fascia di seta che le cinge la vita, il braccino appoggiato a un mobile elegante, i riccioli ben raccolti in una graziosa acconciatura. Quella ritratta è una piccola donna amatissima, sembra la gioia dei suoi genitori. E' figlia dell’avvocato Roberto Pozzi e della contessa Lina, una coppia di ricchi, e colti, proprietari terrieri ed è nipote del poeta e intellettuale Tommaso Grossi; la mamma parla perfettamente inglese e francese ed è lei ad infonderle l’amore per letteratura straniera. Quella di Antonia è un’infanzia dorata in una casa bellissima piena di libri, dove il pomeriggio ci si dedica allo studio e al ricamo, e il pianoforte suonato dalla mamma, rallegra le serate casalinghe.

Questi versi li scrive nel 1929, nove anni prima della fine del suo viaggio.

("Desiderio di cose leggere")
 i file audio, cliccando QUI.




1 commento:

  1. Radio

    Usignolo in altissime fronde
    dietro l'occhio rossastro
    cantò:
    da buie grotte d'aria
    aggrumandosi gli echi,
    note
    nel cavo della stanza
    strillarono.

    Uno scalpiccio folto ci parlò
    d'invisibili lumi,
    della vita
    che s'annoda a singulti si sassofono,
    poi gli occhi apre
    ridesta
    fra due battiti di palme...

    Grazie Susanna
    Annunziata

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