venerdì 8 febbraio 2019

Talmente nero


E' talmente nero, qui sotto,
da poter sentire soltanto i tuoi passi
sopra il mio sguardo spento
("Il nero" di Roberta Dapunt, Einaudi 2018)


Versi che si percepiscono appena, soffiati come da sotto terra, risuonano qui sopra, appena trascritti su questa pagina on line, nel mondo che viviamo, dove un tizio qualsiasi con una pistola tatuata sul petto spara a caso, ti centra la colonna vertebrale e tu non cammini più, tua madre e tuo padre ancora non lo sanno nel mondo dove la tua ragazza sta piangendo e il tuo più caro amico ti sorregge la testa e tampona il sangue a fiotti e urla a lei vattene via, allontanati, non guardare, e poi prova a sorriderti mentre intorno si spacca tutto. Sono versi dentro il frastuono, la frase a discolpa del tizio qualsiasi - non volevo sparare a lui, e no non volevo sparare e basta - risuona in questo mondo dove le parole non hanno senso, dove tutto pare confondersi e perdere valore.     


(inferno, purgatorio e paradiso)

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