Ti ringrazio, cuore mio,
non ciondoli, ti dai da fare
senza lusinghe, senza premio,
per innata diligenza.
Hai settanta meriti al minuto.
Ogni tua sistole
è come spingere una barca
in mare aperto
per un viaggio intorno al mondo.
(da "Al mio cuore" di Wislawa Szymborska)
Solo che viaggio da ferma, seduta o distesa sul letto non importa, e col mio libro in mano che non è uno qualsiasi o di uno qualsiasi, è il libro di Mauro.
A chi mi chiedesse cosa provo, lo ripeto: sto nella testa di un altro e ci guardo dentro. E' un
superpotere che mi è toccato in sorte da quando ho scelto di condividere la mia
vita con uno scrittore che ha fatto, di fatto, della scrittura la sua vita. E quelli lì dentro siamo noi, i protagonisti della favola precipitati nella terra soffusa tra qui e lì, tra il sogno e la veglia, in quell'ora crepuscolare di desiderio e di umanità. Nelle fiabe si chiama limitare del bosco, se così fosse mi piace pensarmi Principessa. E se potessi scegliere uno tra i miei compagni di questo viaggio, sceglierei l'uomo alto e solo chiamato Arcimboldo. L'ho riabbracciato forte dopo tanto tempo, così forte da piangere, e mi guardava negli occhi e mi sorrideva da dentro le pagine. Sì, è successo così.
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