lunedì 17 dicembre 2018

Resistenze



A volte, sull’orlo della notte, si rimane sospesi
E non si muore. Si rimane dentro un solo respiro,
a lungo, nel giorno mai compiuto,
si vede la porta spalancata da un grido. La mano feriva
con una precisione vicina alla dolcezza. Così
si trascorre ignoti dal primo sangue
fino a qui, fino agli attimi che tornano a capire
e cercano il significato dei corpi e restano
imperfetti e interrogati.
(Da "Finale d'assedio" di Milo De Angelis)

Ora lo cerco, lo chiamo al telefono e sento come sta. E mi ricordo che mio padre non c'è più, nulla è rimasto, la sua voce, le sue giacche, il vecchio cellulare non esistono. Resiste un impulso nella scatola nera del mio cervello, negli anni più flebile è vero, ma resiste. Sono piccole fitte, le sinapsi che si elettrizzano nel ricordo di un'abitudine. E' l'esigenza ottusa di sentirci come facevamo. 


(vite)



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