mercoledì 14 novembre 2018

Sotto il baobab


Sotto un albero gigante
io e il cane 
inzuppati 
(Santōka 1882-1940)



Il termine Baobab viene dal francese baobab ed è rintracciabile intorno al 1590 nel latino medievale "bahobab", a sua volta di origine africana. L'etimo è incerto, per l'American Heritage Dictionary deriverebbe dall'arabo بو حباب būħibāb "padre di molti semi", da ابو ʾabū "padre" e حب ħabb, "seme". In alto a destra della paginetta wikipedia la fotografia dell'albero in questione, il tronco possente sul blu deciso di un cielo africano, i rami fronzuti a circa venti metri da terra e l'omino piccolo piccolo accanto, a farne risaltare l'altezza, e il terreno arso tutt'intorno.
Nella Roma più brulla, quella della stazione, quella di passaggio, quella dove nessuno si ferma, quest'albero-padre fioriva - in qualche modo ce la faceva - con le cure di chi aveva a cuore i suoi molti semi. Fioriva. Non era il più bello del mondo, era complicato, sì era un albero complicato, ma almeno era qualcosa.

Leggo la notizia "Secondo una prima stima, sarebbero circa 150 le persone trovate questa mattina dalla polizia all'interno del presidio. Circa 120 quelli che sono stati portati in via Patini presso gli ufficio immigrazione della questura di Roma. Gli altri 30 sarebbero invece richiedenti asilo o persone con regolari documenti di riconoscimento che sono state allontanate.Tra loro c'è anche una famiglia italiana"

(per strada)







   

1 commento:

  1. "La parola giusta _Vessare"
    Tormentare , opprimere,facendo soffrire moralmente e materialmente uomini indifesi.
    "Io sono una nave vessata da due diversi venti, che tanto più teme , quanto ella è più presso al porto"
    Macchiavelli

    Ricordatevelo governo poliziesco!
    Annunziata

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