mercoledì 3 ottobre 2018

Un matrimonio


Inverno e sono andati al mare
per il pranzo nuziale. Io siedo al tavolo
non invitato, ineluttabile.

Stridìo di gabbiani. Odore di pesce che cuoce.
Pingue argento dormiente. Silenzio spiaggiato. Lacrime.
La cameriera in pettorina scoperchia un piatto tintinnante

e a quello li lascia, sotto i lampadari
e a tutti gli anniversari di quel giorno
che mai celebreranno

o perfino nomineranno negli anni a venire.
E ora l'uomo che li ha condotti lì in auto
li riporterà indietro e per sera saremo a casa.
(In "Catena umana" di Seamus Heaney)


Un matrimonio qualsiasi in riva al mare. 
Ma se il mare è il Mediterraneo e la terra è quella dove si approda naufraghi, disperati, la promessa appena scambiata vale come promessa di sopravvivenza.
E ora l'uomo che li ha condotti lì in auto
li riporterà indietro e per sera saremo a casa.
Saremo a casa, diciamo insieme a Heaney, saremo a casa. 


(Accoglienza ovunque)






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