giovedì 4 ottobre 2018

Il ramo spezzato


Il mio cuore vuoto
onde violente
vanno e vengono
(Santōka 1882-1940)

Forse mi piacciono gli haiku perché è come se scrivessero del vuoto e lo usassero esaltandone lo spazio che crea tra una cosa e l'altra, gli haiku come un buco di tre righe che diventa la mia tana dentro al rumore. Proprio io, che vivo tra le parole, di parole, e che le amo, e ci sguazzo, io che chiacchiero sempre e sempre interrompo, amo la micro apnea che creano, quel lancinante senso di vuoto dove mi spingono.
Mauro mi ha detto Susetta, non puoi non leggerlo, ti piacerà da impazzire, e me l'ha detto con aria triste, sapeva bene quanto fosse vero quello che pensava, quanto mi avrebbe fatto male il libro che mi porgeva. L'ho portato con me "Il ramo spezzato" di Karen Green, l'artista moglie di David Foster Wallace, colei che l'ha amato e trovato una mattina di dieci anni fa morto suicida, me lo sono tenuto in borsa e trascinato ovunque, anche a Matera se ne è andato, l'ho fatto per tenermelo accanto, per non lasciarli soli, loro due, e l'ho covato, protetto. Ha molto di quello che dicevo sugli haiku, gli spazi bianchi tra le pagine, i piccoli francobolli che interrompono il flusso di pensieri dell'autrice, le immagini pittoriche, le stagioni che vanno e ritornano lasciandoci più spogli e addolorati. Quando si spezza un ramo succede quello che ci dice la Green, esattamente quello che lei mette insieme poeticamente sul foglio. Il lutto è raccontato nei lacerti della vita stessa, nella quotidianità di pillole per dormire che scompongono e fanno fluttuare i ricordi in testa, ha il ritmo di una ballata triste e l'immagine di un minuscolo francobollo dentro una pagina bianca e il gusto della lingua quando esplora il buco di un dente caduto. E ha dentro tutto l'oro della tecnica giapponese capace di riempire con piccole colature preziose il coccio sbreccato.


2 commenti:

  1. Da giorni sto leggendo e rileggendo le poesie di Antonella Anedda - Historiae
    poesie che toccano le mie corde con una risonanza intima e profonda. ho letto alcune poesie a mio marito e ha toccato in profondita' anche le sue , lui medico di famiglia lavora da anni nell' Hospice della nostra cittadina.
    un luogo dove c'e' bisogno di parole per il breve tempo che resta per dire tutto quello che hanno sul cuore e sullo stomaco .
    Ho iniziato a leggere il libro " il ramo spezzato"
    due libri da aggiungere nella preziosa biblioteca in hospice
    per come affrontare e sopravvivere alla morte di chi abbiamo amato.
    Grazie di cuore Susanna
    Annunziata

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  2. Grazie Susanna, lo cercherò. 💜

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