giovedì 7 giugno 2018

Congiunto e congiuntivi


Unica anche la tua –
chiede – anche la tua –
sofferenza unicamente
perché.
E non si accontenta
di risposte. Deve assestarsi
come osso,
callo calcareo che asseconda
la lenta ripresa del movimento
nella frattura, un dolore che passa
dentro un dolore diverso, diversa postura,
menomazione più lieve e duratura.
("In pensiero di casa" di Gian Mario Villalta)


Cosa diventa il dolore quando ti ammazzano un fratello? Qualcosa di simile all'ossificazione, una sensazione tangibile, e costante, nonostante si provi a vivere, a lavorare, ad andare avanti, come un dolore che passa/dentro un dolore diverso, diversa postura,/menomazione più lieve e duratura.
"Congiunto" sa di quel gergo grigio, da ufficio, sa di casella da barrare e firma autenticata, sa di "problematiche", di "tempistica", di doppia copia dell'originale. Gergo che non conosce sfumature poetiche tantomeno congiuntivi.
Congiunto, si usa perché non ci si ricorda un nome, perché non si è capaci di dire "fratello". 

(AIUTO!)
















2 commenti:

  1. Il suono ricorda giuntura, parti separate che in qualche modo si tengono assieme, tentano. Parti di memoria? O di mente che non cerca il dimenticato ma il mai conosciuto e per questo così smarrito, che rimbomba in un vuoto. Risultato? Un suono stonato.

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  2. "Chiamare l'altro fratello/sorella e' assumere una POSIZIONE DI RIBELLIONE, specie di fronte alla fragilita' umana accentuata dai mali e dalle ingiustizie prodotti dall'uomo stesso :la fratellanza e' allora davvero la RIVOLUZIONE DELLA NON VIOLENZA ".

    "LA REALTA'PUO' ANCHE ESSERE UMANA, MA LA VERITA'SOLO LINGUISTICA"
    Nunzio La Fauci

    Annunziata

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