lunedì 18 giugno 2018

Che tempo fa


Io non so cantare lo zelo
della formica immortale.
Più vicino alla mia sorte
è lo stridore della cicala
che trema fino alla morte.
nel tempo mio diletto
mi confidavo a quell'ira
insistente che mi assopiva
con la cicala nel petto.
Ora nello sfacelo
della mia giornata mi resta
un po' di polvere in pugno,
ma tanto vale la tua spoglia
che ancora risento quel melo
stormire e nell'aria di giugno
la tua allegria funesta
nascere dietro una foglia.
(Leonardo Sinisgalli)


Che bello ritrovarsi a metà tra la primavera che sta passando e il primo caldo estivo, in questo clima che per pochi giorni ancora sa di golfino. Starei tanto bene se non fosse per i bollori razzisti e le caldane populiste, per le raffiche fasciste che mi fanno sudare freddo, quel loro vento mefitico che sento di continuo nelle orecchie, nel naso e negli occhi. Anche se il panorama è bello. 


(nell'aria di giugno 2018)







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