giovedì 10 maggio 2018

Salone del Libro 2018


Tra il mio pollice e l’indice
sta la comoda penna, salda come una rivoltella.
Sotto la finestra, un suono chiaro e graffiante
all’affondare della vanga nel terreno ghiaioso:
è mio padre che scava. Guardo dabbasso
finché la sua schiena piegata tra le aiuole
non si china e si rialza come vent’anni fa
ritmicamente tra i solchi di patate
dove andava scavando.

Con lo stivale tozzo accoccolato sulla staffa, il manico
contro l’interno del ginocchio sollevato con fermezza,
sradicava alte cime e affondava la lama splendente
per dissotterrare le patate novelle che noi raccoglievamo
amandone tra le mani la fresca durezza.
Il mio vecchio potrebbe impugnare una vanga presso Dio,
proprio come il suo vecchio.

Mio nonno estraeva più torba in un giorno
di qualsiasi altro uomo su, alla palude Toner.
Una volta gli portai del latte in una bottiglia
turata alla meglio con un pezzo di carta. Si raddrizzò
e lo bevve, poi subito riprese a lavorare
intaccando e dividendo, mentre con piote
sulle spalle andava sempre più a fondo
in cerca di buona torba. Scavando.

L’odore freddo dei solchi di patate, il tonfo
e lo schiaffo dell’umida torba, i tagli netti di una lama
tra le radici vive si destano nella mia memoria.
Ma non ho una vanga per succedere a uomini come loro.
Tra il mio pollice e l’indice
sta comoda la penna. Scaverò con quella.
("Scavando" di Seamus Heaney)

Sono già dentro il Lingotto, l'ex fabbrica Fiat, dove ancora le antiche fatiche se ci pensi un attimo riesci a immaginarle, ecco la linea, senti il clangore, la pista per le automobili da provare, basta alzare lo sguardo e vedi le sue eleganti volute di architettura industrial vanvitelliana, gli uffici, le entrate, le uscite, i dialetti mischiati e urlati come per lo sciopero, stasera si va a ballare che mi piaci, qualcuno mi sostituisce che mi fa male, mi manca la sicilia, la calabria, mi manca casa, oggi è il suo compleanno e sono qui.

Post-it dal Salone:
- A Fahrenheit oggi pomeriggio Dario Voltolini leggerà qualcosa da Pacific Palisades, che bello. 
- La poesia di Seamus Heaney c'entra con "Lealtà" di Letizia Pezzali che ha scritto un libro di quelli che mi piacciono, di quelli con una "cosa" dentro e non dettati dal mercato delle passeggiate in montagna, di paesi incantati ma distopici, un po' romanzi storici, un po' fantasy e un po' pruriginosi e un po' da premio.
- Andare a caccia dell'ultimo libro di Philippe Forest, pubblicato da una piccola casa editrice.
- Collegare i nomi sulle mail alle facce di tutti gli uffici stampa che mi hanno contattato in questi giorni. 

(Dietro le quinte)


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