martedì 14 agosto 2018

Può capitare




Sei in piedi alla finestra.
C’è una nube di vetro a forma di cuore.
I sospiri del vento sono caverne in ciò che dici.
Sei il fantasma sull’albero di fuori.

La strada è muta.
Il clima, come il domani, come la tua vita,
è in parte qui, in parte per aria.
Non puoi farci niente.

La vita tranquilla non dà preavvisi.
Consuma i climi dello sconforto
e compare, a piedi, non riconosciuta, senza offrire nulla,
e tu sei lì.
("La vita tranquilla" di Mark Strand)


Può capitare e mi è capitato proprio questa mattina. In motorino, verso la redazione, lungo la solita strada e mi è successo: tutti i semafori segnavano il verde. Come un saluto, come un viale alberato, come una doppia fila di ballerini al passaggio della diva.
Sono sfilata beatamente come se tutto fosse possibile. Ero lì.
La strada è muta.
Il clima, come il domani, come la tua vita,
è in parte qui, in parte per aria.


(rosso verde giallo)


lunedì 13 agosto 2018

Leggerezza


Una fila di zanzare in volo
forma un fluttuante
ponte di sogni
(Takarai Kikaku 1661-1707)


I ragazzi che vedo aggirarsi nella città, oggi così afosa, non hanno mai nulla in mano, non portano pesi. Fluttuano leggeri, come zanzare in volo.
Le borse, le buste, le tracolle, i pacchi, i borsoni arriveranno dopo, fra qualche anno, a gioventù finita. Continuo a osservarli mentre si godono inconsapevoli le mani libere, i capelli che non si impigliano, le spalle morbide che donano quella tipica andatura un po' frolla. 
Vorrei fermarli, dirglielo a ognuno di loro, mentre incastro la spesa e la sacca dentro il mio bauletto, "Bello, bella, goditela tutta questa leggerezza!"
Ma la frase mi rimane chiusa nel casco che mi sto agganciando sotto la gola. Salgo sul motorino e metto in moto. 
E fendendo l'aria afosa cerco di sentirmi un po' come loro.


(Ponte di sogni)





domenica 12 agosto 2018

Tormento estivo


I colori escono in cielo e svaniscono
bolle di sapone
tra le macerie
(Kaneko Tōta 1919)

Ogni estate non ha forse il suo tormentone? Se accendo la radio o la tv, se origlio i discorsi altrui, o se anche mi spegnessi, staccassi, insonorizzassi tutta, sarei raggiunta dal ritmo littorio che rulla incessante: NO VAX - NO SEX - NO PAX.

(Attenti al migrante!)







sabato 11 agosto 2018

Stelle e cicale


Cantano le cicale
sulle pere avvolte
in buste di carta
(Issa 1763-1827)

Agosto, notti di stelle e giorni di cicale. È quando lontano e vicino si confondono, il freddo siderale con il caldo quaggiù.
I monaci zen con il kigo estivo della cicala si sono sbizzarriti regalandoci haiku come questo, che molto ha del quadretto impressionista. Più modestamente ho anche io la mia esperienza mistica: ascoltare le cicale che attaccano all'unisono, un coro e poi un assolo, il crescendo e il repentino silenzio per poi ricominciare. Una meditazione sciuè sciuè in grado di connettermi direttamente con il cosmo, e che mi fa sentire viva. E che penso manchi a chi non è più.


(Cicala estiva)



mercoledì 8 agosto 2018

Ungaretti tatuato


M'illumino d'immenso
("Mattina" di Giuseppe Ungaretti)

Sotto il sole vacanziero vedo rosolarsi chilometri quadrati di pelle tatuata. 
Anche le gole sono raggiunte da grafismi esotici, intere frasi in corsivo inglese partono dal polso o dalla caviglia, rampicano nerastre, culminano in foggia di rosa per tuffarsi nelle scollature. Farfalle imprigionate tra le natiche, carte da gioco impilate su polpacci nerboruti, madonne che occhieggiano tra i peli del petto, accaldate. Più in alto, spade che trafiggono nuche rasate. "Memento mori" dice un teschio tra l'edera, l'acanto e i capezzoli. 
Continuo nell'osservazione di questa forma contemporanea, e modaiola, di ex voto: lari portatili, post-it sentimentali, reliquie stilizzate. 
M'illumino d'immenso. Chissà se a Ungaretti sarebbe piaciuto ritrovarsi sull'avambraccio del tizio che ho davanti, chissà se il tizio sa... Del resto, questi pochi versi si stampano nella memoria, indelebili, proprio come un tatuaggio sulla pelle (una possibile storia di Mattina, la poesia italiana più famosa, questo è il suo titolo, la racconta Tiziano Scarpa QUI). 


(catalogo per tatuatori)