lunedì 7 luglio 2014

Feeling good

Spicchio di mare
memoria di ombrellone
feudo di sabbia
(Akamota Kawatosho)

La notizia? A luglio ombrelloni gratis e un posto assicurato senza barriere per una settimana, nel progetto "Il mare per tutti" di Grosseto, per disabili e accompagnatori.
Hanno aderito ben 27 stabilimenti. Informazioni? Qui

Di Kawatosha non ne so nulla, ho pescato dalla rete questo haiku marino, e mi sembrava quello giusto per la piccola bella notizia di oggi. 
Ok, una goccia nel mare, ma fa sentire bene!
Ma ora godiamoci la mia Nina Simone! Feeling good!




Birds flying high you know how I feel
Sun in the sky you know how I feel
Breeze driftin' on by you know how I feel

It's a new dawn
It's a new day
It's a new life
For me


And I'm feeling good
Fish in the sea you know how I feel
River running free you know how I feel
Blossom on the tree you know how I feel

Dragonfly out in the sun you know what I mean, don't you know
Butterflies all havin' fun you know what I mean
Sleep in peace when day is done
That's what I mean


And this old world is a new world
And a bold world
For me

Stars when you shine you know how I feel
Scent of the pine you know how I feel
Oh freedom is mine
And I know how I feel





Altri haiku dedicati ai samurai della quotidianità qui e qui.





venerdì 4 luglio 2014

F35

Cuscino di pietra
accompagno
nuvole
(Santoka 1882-1940)


Gli F35 prendono pure fuoco? Così la notizia (leggi qui) che ci raggiunge oggi dagli USA. Al decollo, in cabina, è divampato un incendio quindi: volo sospeso e al pilota molta camomilla per andare a dormire. 
Per ora l'acquisto da parte dell'Italia di questi aggeggi, i cui pezzi verranno assemblati a Cameri in provincia di Novara (leggi qui) come facevamo con il Lego, riguarda sei velivoli.
Trattative sospese? Sconti? Due al prezzo di uno? Svendita totale? Saldi di luglio? Magari ripasso?
Intanto mi riposo su un bel cuscino pacifista (e di solida pietra) da cui guardare le nuvole.

(Ciaooooooooooooooooo)


giovedì 3 luglio 2014

Libellule e Radio3

Una libellula
sul cappello
cammino
(Santoka 1883-1940)

Per andare avanti alla fine abbiamo bisogno di tre o quattro cose. Tra quelle metto anche leggere, sicuramente, e poco altro di cui sarebbe inutile parlare qui. 

Per Santoka consiste, forse, in una piccola sorpresa da osservare durante il faticoso cammino e altro ancora che lascio alle vostre suggestioni.

A proposito di benessere, aggiungerei una lista meno "primaria" ma ugualmente importante, dove metto gli ascoltatori di Radio3. Non si tratta di un'entità astratta, no, perché ci si riconosce. Quando capita di lavorare fuori dalla sede romana di via Asiago, per i festival in giro per l'Italia o ci si incontra in occasioni di presentazioni di libri o cose così, qualcuno mi avvicina e d'incanto...mi sembra concreta l'idea di un'Italia "possibile". 

Forse rischio il fraintendimento? Non si tratta di narcisismo o piaggeria. 
Tento di esprimere solo l'impalpabile sensazione di un obiettivo comune, ovvero il tentativo di costruire qualcosa, realmente, insieme.
Dove è possibile un confronto sulle cose civile e competente se non in quell'universo della radio che faccio? E dove chi ascolta assomiglia, e spesso supera o mette in crisi o stimola, chi realizza un programma? E in quale posto il confronto è concreto, sommesso e costruttivo? 
La corrente si sente e quando ci si incontra è come se ci si conoscesse.
Mica male andare avanti con una libellula sul cappello!!!


(Ascoltatori di Radio3. La ricetta dei biscotti -se volete ve la posto- è di Rosalba incontrata al Salone del Libro di Torino.)

Su radio e dintorni QUI!



mercoledì 2 luglio 2014

Compagne anatre

Anitre, non gridate:
dovunque andiate,
il mondo non cambia.
(Issa 1763-1827)


La bella serata estiva mi strappa dalle grinfie del divano e mi porta a un concerto di musica contemporanea all'aperto che si teneva nel magnifico giardino della Filarmonica a Roma. Il programma prevede Macchine inutili di Francesco Antonioni (link), uno dei compositori più interessanti del panorama italiano, e brani di Jorg Widmann, Julia Wolfe, Thomas Adès e Louis Andriessen. Nell'attesa che i musicisti inizino, giro un po' per il luogo che tanti anni fa ha visto sbocciare, ma non svilupparsi (fortunati!) la mia passione per il canto. Ancora emozionata, erano una trentina d'anni che non ci tornavo, cerco posto per assistere al concerto.
Stasera si esibisce l'Imago Sonora Ensamble. Schhhh! Si incomincia!

Quando i musicisti attaccano Workers Union di Louis Andriessen (link) tre anatre, meravigliosamente in fila una dietro l'altra, buone buone, attraversano lo spazio tra la prima fila e il palco, e trovano letteralmente posto tra il pubblico.





La musica di cui nel video sentite un frammento fu scritta, e ce lo dice l'autore, "per un qualsiasi gruppo di strumenti che suoni forte" , e in effetti richiede - anche all'ascoltatore! - forza ed energia. 
Dissonante e aggressiva, il suo "suono" politico parte già dal titolo e, leggendo il programma, per Andriessen l'opera avrà successo se ogni strumentista suonerà in modo tale da rendere fondamentale la sua parte, proprio come deve succedere, sempre per l'autore, nell'attività politica.

Ma il maestro non aveva previsto le anatre. E forse neanche questo haiku di Issa.


martedì 1 luglio 2014

Strade dritte, tornanti e scorciatoie

Questa strada,
nessuno la percorre -
crepuscolo autunnale.
(Bashō 1644-1694)

Su come arginare l'evasione fiscale ne sentiamo tante e da anni. Una strada poteva essere lo scontrino da detrarre quando si pagano le tasse, ad esempio. O abbinarlo ad una lotteria (!) come succede in Slovacchia o in Portogallo (leggi notizia)
O ancora l'emissione di un bel decreto che preveda l'obbligo di usare il bancomat per acquisti superiori a trenta euro affinché ci sia una traccia per il fisco. E quest'ultima sembra una strada semplice. Dritta. Chiara. Praticabile. 

Ma a noi italiani piacciono solo le strade che, nei paesi civili, non "percorre nessuno".

Ora mi chiedo, qual è il senso di un decreto che non prevede sanzioni per chi lo aggira?
Cosa mai può replicare un cittadino onesto che ha a cuore ospedali, trasporti e scuole pubbliche ecc... ecc.. , quando gli viene detto, anche con aria di sufficienza: "Scusi sa, solo contanti. Io il bancomat non ce l'ho."?
Come ci si tutela da chi evade impunemente sulla merce che vende o sui servizi che offre?

Su questa materia le strade delle leggi italiane sono tortuose, quelle per evadere il fisco... vere scorciatoie. 

(Stoccolma. Strada dritta. Ovvio.)


Ma oggi voglio postare di nuovo QUESTO. E, se possibile, buona giornata.