martedì 1 luglio 2014

Strade dritte, tornanti e scorciatoie

Questa strada,
nessuno la percorre -
crepuscolo autunnale.
(Bashō 1644-1694)

Su come arginare l'evasione fiscale ne sentiamo tante e da anni. Una strada poteva essere lo scontrino da detrarre quando si pagano le tasse, ad esempio. O abbinarlo ad una lotteria (!) come succede in Slovacchia o in Portogallo (leggi notizia)
O ancora l'emissione di un bel decreto che preveda l'obbligo di usare il bancomat per acquisti superiori a trenta euro affinché ci sia una traccia per il fisco. E quest'ultima sembra una strada semplice. Dritta. Chiara. Praticabile. 

Ma a noi italiani piacciono solo le strade che, nei paesi civili, non "percorre nessuno".

Ora mi chiedo, qual è il senso di un decreto che non prevede sanzioni per chi lo aggira?
Cosa mai può replicare un cittadino onesto che ha a cuore ospedali, trasporti e scuole pubbliche ecc... ecc.. , quando gli viene detto, anche con aria di sufficienza: "Scusi sa, solo contanti. Io il bancomat non ce l'ho."?
Come ci si tutela da chi evade impunemente sulla merce che vende o sui servizi che offre?

Su questa materia le strade delle leggi italiane sono tortuose, quelle per evadere il fisco... vere scorciatoie. 

(Stoccolma. Strada dritta. Ovvio.)


Ma oggi voglio postare di nuovo QUESTO. E, se possibile, buona giornata.





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