We’ve braved the belly of the beast.
We’ve learned that quiet isn’t always peace,
and the norms and notions of what “just” is isn’t always justice.
And yet, the dawn is ours before we knew it.
Somehow we do it.
Somehow we’ve weathered and witnessed a nation that isn’t broken,
but simply unfinished.
We, the successors of a country and a time where a skinny Black girl descended from slaves and raised by a single mother can dream of becoming president, only to find herself reciting for one.
Quando arriva il giorno, ci chiediamo dove possiamo trovare una luce in quest’ombra senza fine?
La perdita che portiamo sulle spalle è un mare che dobbiamo guadare.
Noi abbiamo sfidato la pancia della bestia.
Noi abbiamo imparato che la quiete non è sempre pace,
e le norme e le nozioni di quel che «semplicemente» è non sono sempre giustizia.
Eppure, l’alba è nostra, prima ancora che ci sia dato accorgersene.
In qualche modo, ce l’abbiamo fatta.
In qualche modo, abbiamo resistito e siamo stati testimoni di come questa nazione non sia rotta, ma, semplicemente, incompiuta.
Noi, gli eredi di un Paese e di un’epoca in cui una magra ragazza afroamericana, discendente dagli schiavi e cresciuta da una madre single, può sognare di diventare presidente, per sorprendersi poi a recitare all’insediamento di un altro.
Un giuramento sospirato, nelle vibranti note di un grande musical finalmente allestito, dopo immagini violente da film di cassetta, tutte muscoli e sparatorie dagli effetti speciali.
Saggezza e mitezza brillano tra le bandiere che garriscono al vento, e le canzoni, i doni, gli occhi umidi. È bello poter assaporare di nuovo il sapore della speranza, la sua dolcezza rende immemori, almeno il tempo di una ballata o di una poesia, lontani da quello che è successo poco prima. È un tempo salvifico, vivificante. Un godimento. E Trump, il bambino caratteriale che vuole giocare per forza e che quasi la bucava la palla, adesso, almeno in queste ore, chi se lo ricorda più?
(L’alba è nostra)
Grazie Susanna, avevamo proprio bisogno di questo musical colorato e speranzoso
RispondiEliminaGrazie Susanna, avevamo proprio bisogno di questo musical colorato e speranzoso
RispondiEliminaCi siamo davvero liberati dai bambini-adulti afflitti da disturbo ossessivo-provocatorio?
RispondiEliminaCi siamo davvero liberati dai bambini-adulti afflitti da disturbo ossessivo-provocatorio?
RispondiEliminaStiamo costatando ogni giorno che non ci sia più nulla di assodato che ci tenga insieme: i padri, la terra,le tradizioni non hanno più la forza per garantire una coesione .
RispondiEliminaQuesta meravigliosa creatura con la sua "icastica poesia" mi ha fatto sognare.
Un grazie a Susanna e a Amanda Gorman per l'aiku di Santoka e le belle parole poetiche della giovane afroamericana.
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