venerdì 8 maggio 2020

Ponte Milvio e Giorgio Caproni

Con quello di oggi, il quinto, si chiude la serie di Gettoni su Giorgio Caproni. Caproni va letto, consultato quasi, per la sua limpida chiarezza e per quegli squarci che apre con una malinconia che definirei efferata. E per come parla del mare andrebbe letto, anche fosse solo per quello! Costruendo queste pillole all'uso del suo universo, appuntamenti senza pretese in cui provo a condividere il mio entusiasmo per quella "epopea domestica" come fu definita, ho scovato questa poesia su un luogo a me caro e che, in questo momento posso guardare dalla mia finestra. Non è tra le più note, e Ponte Milvio poi rimarrà quello dei lucchetti "di Moccia", figuriamoci, ma ogni volta che lo attraverserò ripenserò al verde che si riverbera sui visi di chi passa grazie a questa indicazione poetica:

Ponte Milvio e che spazio
il verde sopra il tuo viso
aperto, più illuminato
del sasso di questo spiazzo
delimitato dai pini!

A eleggere i tuoi confini,
il Tevere sarà eterno
di giri inutili.......
..........................




La foto l'ho scattata dal ponte e i Gettoni su Giorgio Caproni che ho realizzato per Radio3 sono ascoltabili qui cliccando QUI.




1 commento:

  1. Se al crepuscolo,almeno
    Ci fosse dietro i vetri,il mare
    Amore...
    Tremore...
    In Trasparenza...

    In Versi Ecologici,bellissima poesia,Caproni rimprovera, esorta,ammonisce l'uomo al rispetto della natura.
    Cosa abbiamo imparato?
    Questa mattina ho ascoltato tutti i cinque gettoni,preziosi
    Ti sono grata

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