Poi goccia a goccia misuro le ore.
Nel tutto buio, sotto il mio dolore,
piú giú del buio della notte affondo.
Scena muta di sogno, ombra di mondo,
un niente di due tutti e di due vite,
piccola eternità, e ore infinite,
pienissima di me, viva di un cuore
che mi sgocciola via senza rumore,
in me ringorgo sotto il mio dolore.
Dolore della mente è il mio dolore...
per il mio mondo... e per l'altro maggiore...
(da "Prima antologia" di Patrizia Valduga)
Droplet, gocciolina, la parola temibile di questi giorni, il veicolo del contagio.
Nel mondo della globalizzazione e del solipsismo, sempre quello cui alludevo un paio di post fa, quello dei confini, dei paletti, quello dei cazzi nostri, l'abbraccio è diventato sconsigliato, i baci molto meglio non darli, la stretta di mano da evitare, e molto molto molto meglio mantenere le distanze. Tutto meravigliosamente coerente.
(noi) |
9 marzo 2020
RispondiEliminaToccante poesia di Mariangela Gualtieri
Da diffondere
Un caro Saluto