giovedì 12 settembre 2019

Primo giorno di scuola


Se anche mio figlio, ieri, col libro di grammatica
greca aperto sul tavolo, sorridendo confuso tra il desiderio
di non dispiacermi e il pragma
della cosidetta realtà, chiede "A che serve?"
io dico a voi, ragazzi: la bellezza
è gratuità del gesto,
come quando vi amate,
è il momento preciso in cui un essere umano
si stacca da terra,
s'inginocchia e disegna
un toro
sulla parete
della sua grotta,
a Lascaux. Così,
senza motivo. 
O ha scoperto il modo
per non essere solo
- e ha scoperto il modo
per non morire.
("Risposta per Arturo" di Maria Grazia Calandrone) 

Mi sarebbe piaciuto avere una maestra come Maria Grazia Calandrone. Avrebbe fatto lezione con serietà, usato le parole giuste, pacate, per far capire alla classe quel toro sulla parete, e nessuno le avrebbe ridacchiato dietro o tirato fuori il telefonino, sì lo so non c'erano telefonini quando andavo a scuola io, ma non importa, nessuno le avrebbe sparato sulla schiena palline di carta da una Bic-cerbottana.
Settembre sa di progetti e di matite temperate e questa poesia vuole essere il regalo di un buon inizio per chi torna a scuola come alunno o come insegnante. E se la poesia civile riesce a fondersi con versi d'amore come in questo suo libro, allora, ogni settembre della vita sarà più dolce. 




    

1 commento:

  1. "Mi sarebbe piaciuto avere una maestra come Maria Grazia Calandrone"
    Svolgendo un'opera"cosciente",un lavoro costante ed interessato a trasmettere calore,intensità e l'arte del tradurre da interno ad esterno,conduce a viali sempre più illuminati.
    Questa poesia mi trasporta, mi conduce in uno stato "di grazia"
    Grazie Susanna

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