mercoledì 4 settembre 2019

Ascoltatori


Dammi da mangiare
dalla tua voce
un pane di parole intese
dentro le misure del silenzio
(da Le giovani parole di Mariangela Gualtieri)


Ho voluto dedicare un libro agli ascoltatori, questa comunità di persone invisibile e ricchissima e ho compiuto un gesto realmente social: sono andata a conoscere di persona dieci di loro. E tra le loro cose, i loro affetti, ascoltandoli, ho capito quanto ci si assomiglia. Quanto si sta bene insieme.
Amo la radio, nel suono e nei silenzi. Amo i programmi, le voci, i colleghi amici, la musica, amo anche il segnale orario. Anche quella breve sospensione tecnica tra un programma e l'altro che genera, in chi la percepisce, un trasalimento. In quella micro pausa resiste una pace segreta, una perdita di contatto piena di vita dentro, basta solo farci attenzione. Assicuro che si tratta di un vuoto abitato, almeno dieci teste, almeno dieci esseri umani vivono dentro quell'attimo sospeso che respira nelle zone mute del palinsesto. Nel mio libro ho provato a raccontare questo, un'azione così bella e poetica, ascoltare, e tutta la vita che c'è dentro.


(da parte mia)




2 commenti:

  1. santo cielo! che emozione...tu vieni da noi? corro in libreria.

    G R A Z I E! e lo spazio bianco tra le lettere è come il il silenzio appeso tra Qui comincia e il Giornale radio: carico di gratitudine per chi inizia la giornata con me di qua e di là dall'apparecchio, la certezza di una comunità che si relaziona attraverso voi che ci donate la vostra voce, la vostra attenzione nella certezza di un intento condiviso: ricercare sempre in solidarietà e accoglienza la verità, il senso che ci fa donne e uomini migliori.
    grazie radio3, senza di voi io sarei stata molto diversa, siete amici che ci aprono strade e ci danno sostegno per percorrerle.
    fulvia

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