lunedì 20 agosto 2018

La vita in un ponte


riattraversarlo vorrebbe anche se oscilla
periglioso, sospeso sull'abisso
non importa se manca qualche asse
tra le corde stanche e sfilacciate
se il vento che soffia nella gola
fa trepido e incerto il suo passaggio
vorrebbe metter piede all'altra sponda
sponda come? di un'erba calpestata
un po' verde, un po' gialla, di città
di sobborgo, non landa né steppa
quali umani? se stesso nei passanti
per vie di pioggia, di negozi chiusi
tra facciate notturne di finestre
illuminate di ussari, di musiche
né mai chiedersi a un angolo di strada
ed io, ospite di quale sera?
("Ponte e città" di Luciano Erba)



Perché la testa torna sempre lì e poi vaga, vaga e arriva lontano, in mezzo al mare. Sopra una barca di cui nessuno vuole il contenuto anche se è fatto di uomini, donne e bambini. Anche se ha la vita dentro che la spinge avanti, a dispetto di tutto.  
La vita è in questi versi, non importa se manca qualche asse, si va avanti anche se oscilla.


(vita sospesa)



2 commenti:

  1. Tuttologo in TV
    Di profilo ha la faccia da fesso
    di faccia il profilo e' lo stesso

    "Questo e' il tempo di haiku dice il maestro"
    Luciano Erba

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