martedì 29 maggio 2018

Italia al crepuscolo


Piove. È mercoledì sono a Cesena,
ospite della mia sorella sposa,
sposa da sei, da sette mesi appena.

Batte la pioggia il grigio borgo, lava
la faccia della casa senza posa,
schiumava pié delle gronde come bava.
...
("A Cesena" di Marino Moretti)

Di Marino Moretti, poeta di Cesena, ricordiamo vagamente qualcosa. La cantilena delle sue rime malinconiche, una vita intera tutta dentro una noterella a piè pagina della vecchia antologia. Eppure fu proprio per lui, per la sua raccolta uscita nel 1910, "Poesie scritte col lapis", che fu coniato da Borgese quell'aggettivo, "crepuscolare", che definì un intero movimento letterario.
Leggendo di Rosalinde e vecchie zie, di viali fuori città e piccole piazze, sempre bigie anche col sole, asfittiche, con la testa torno laggiù, nella provincia che fu di Moretti, dove ho passato l'ultimo fine settimana. La bella cittadina che "funziona", la gente contenta che ha partecipato al nostro festival, le tagliatelle e la Biblioteca Malatestiana. La rocca e la gelateria del corso, tutte foto che ho fatto con gli occhi per il mio album mentale e privato. 
Ma penso anche all'Italia come un paese con la p minuscola. Mai poeta più consono a queste giornate di sfinimento di Moretti e mai aggettivo si addice meglio alle ore che la nostra Repubblica sta vivendo di crepuscolare.


(situazione politica)



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