Eppure, noi avevamo un sogno
che era non solo vivere
giorno per giorno, ed era
la gioia di dividerlo con gli altri,
con le nostre compagne e compagni -
ricordi? - Carpe diem...sì, Lina,
ma anche - Carpe somnium -
ci ripete la voce più vicina
quando ogni sogno ha spazzato
con le vie la tarda mattinata
e un desiderio d'amore imballato
come un motore a vuoto gira
e rigira nella testa, in rima
quasi non credesse ancora il cuore
tutta finita la vita di prima,
La Catalogna e il suo indipendentismo, i movimenti per gli autonomismi, la Padania e i leghismi, coi fascismi e i criptonazismi, i muri. Al governo partiti che si dividono, scindendosi in particelle minuscole. Vaporizzato casting politico buono per i talk show.
Cosa non ha funzionato?
Come un motore a vuoto gira e rigira nella testa, in rima la poesia di Gianni D'Elia. Cinquanta anni sono passati dal '68 e quaranta dal quel '77 del poeta, oggi, che per "condivisione" s'intende solo quella on line.
(Traslocando) |
.
Nessun commento:
Posta un commento