Perché la pioggia, perché il vento e le pianure
notturne, l'erba gialla, il respiro. Quell'acqua
che scroscia nei vicoli, e i prati. Perché
non c'è tregua, o domani. Soltanto
le sbarre, la gabbia di un io.
L'inferno è non essere gli altri,
guardarli passare e sparire nel niente:
un posteggio che piano si svuota, il cantiere del vento.
("Breve omaggio a Plutone" di Fabio Pusterla)
Meno male che ci sono i poeti che raccontano quello che siamo, quello che sono io, in questo preciso momento. Ora.
Così, nel posteggio che piano si svuota mi faccio fare una foto da Fabio Pusterla.
E me la leggo e rileggo.
L'inferno è non essere gli altri, guardarli passare e sparire nel niente
E rileggo ancora. Soltanto le sbarre, la gabbia di un io. L'inferno è non essere gli altri.
(dentro una poesia) |
Aspettando l'autobus poco fa nei famigerati 40 gradi di Roma, da venticinque minuti, mentre una ragazza fuori di sé fissava il sole attraverso le lamelle rotanti di un gioco per bambini, tentavo di forzarne l'arrivo recitando questi versi di Simic, che per caso mi trovavo davanti:
RispondiEliminaRagazza nei guai, e tu ragazzo che ce l'hai messa
che zuppo fino all'osso, rabbrividendo
le avvicini un cerino bagnato alla sigaretta,
ecco che arriva il vostro autobus!
(Girl in trouble and the boy to blame,
soaked throuh and shivering,
holding a wet match to her cigarette,
here comes your bus!)
Devo dire che contavo molto sul punto esclamativo finale ma invano. L'autobus è invece arrivato alla fine sui versi del tuo Pusterla, evidentemente carichi di un maggior potere magico. È per questo che, una volta salito, mi sono messo a cercare tra le poesie di Simic una da agganciarvi come un moschettone a una catena. E ho trovato questa:
In questa nostra prigione
in cui il secondino è così discreto
che nessuno lo vede mai
mentre fa la ronda
ci vuole un animo coraggioso
per bussare sul muro della sua cella
quando le luci sono spente,
sperando che il nostro sussurro venga sentito,
se non dagli angeli del paradiso
almeno dai dannati dell'inferno
Ma c'era anche quest'altra, che preferisco
That fat orange cat
slipping in and out
of the town jail
whenever it pleases,
how about that?
(Quel gattone arancione
che sguscia dentro e fuori
dalla prigione comunale
come e quando vuole,
come ce la mettiamo,
con lui?)