mercoledì 2 agosto 2017

Poeti


Perché la pioggia, perché il vento e le pianure
notturne, l'erba gialla, il respiro. Quell'acqua
che scroscia nei vicoli, e i prati. Perché
non c'è tregua, o domani. Soltanto
le sbarre, la gabbia di un io.
L'inferno è non essere gli altri,
guardarli passare e sparire nel niente:
un posteggio che piano si svuota, il cantiere del vento.
("Breve omaggio a Plutone" di Fabio Pusterla)


Meno male che ci sono i poeti che raccontano quello che siamo, quello che sono io, in questo preciso momento. Ora.
Così, nel posteggio che piano si svuota mi faccio fare una foto da Fabio Pusterla.
E me la leggo e rileggo. 
L'inferno è non essere gli altri, guardarli passare e sparire nel niente
E rileggo ancora. Soltanto le sbarre, la gabbia di un io. L'inferno è non essere gli altri.


(dentro una poesia)
  


1 commento:

  1. Aspettando l'autobus poco fa nei famigerati 40 gradi di Roma, da venticinque minuti, mentre una ragazza fuori di sé fissava il sole attraverso le lamelle rotanti di un gioco per bambini, tentavo di forzarne l'arrivo recitando questi versi di Simic, che per caso mi trovavo davanti:

    Ragazza nei guai, e tu ragazzo che ce l'hai messa
    che zuppo fino all'osso, rabbrividendo
    le avvicini un cerino bagnato alla sigaretta,
    ecco che arriva il vostro autobus!

    (Girl in trouble and the boy to blame,
    soaked throuh and shivering,
    holding a wet match to her cigarette,
    here comes your bus!)

    Devo dire che contavo molto sul punto esclamativo finale ma invano. L'autobus è invece arrivato alla fine sui versi del tuo Pusterla, evidentemente carichi di un maggior potere magico. È per questo che, una volta salito, mi sono messo a cercare tra le poesie di Simic una da agganciarvi come un moschettone a una catena. E ho trovato questa:

    In questa nostra prigione
    in cui il secondino è così discreto
    che nessuno lo vede mai
    mentre fa la ronda
    ci vuole un animo coraggioso
    per bussare sul muro della sua cella
    quando le luci sono spente,
    sperando che il nostro sussurro venga sentito,
    se non dagli angeli del paradiso
    almeno dai dannati dell'inferno

    Ma c'era anche quest'altra, che preferisco

    That fat orange cat
    slipping in and out
    of the town jail
    whenever it pleases,
    how about that?

    (Quel gattone arancione
    che sguscia dentro e fuori
    dalla prigione comunale
    come e quando vuole,
    come ce la mettiamo,
    con lui?)

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