venerdì 10 febbraio 2017

Stadio finale


Sui gradini un manipolo sparuto
si riscaldava di se stesso.
E quando
- smisurata raggiera - il sole spense
dietro una casa il suo barbaglio, il campo
schiarì il presentimento della notte.
Correvano sue e giù le maglie rosse,
le maglie bianche, in una luce d’una
strana iridata trasparenza. Il vento
deviava il pallone, la Fortuna
si rimetteva agli occhi la benda.
Piaceva
essere così pochi intirizziti
uniti,
come ultimi uomini su un monte,
a guardare di là l’ultima gara.
(Umberto Saba "Tredicesima partita")



Nonostante la mia indifferenza totale al calcio - danari e razzismo annessi - ho una mia ideuzza sulla questione sì/no nuovo stadio a Roma. 
Dove farlo? Quanto costa? Quanto cemento? Con che criteri? Queste, le domande tra le "quiete" stanze del Campidoglio (leggi notizia QUI)
E facciamolo questo nuovo stadio, ma facciamone uno nuovo di zecca che finalmente risponda ai criteri contemporanei degni di una tifoseria moderna e all'avanguardia come la nostra!
Qui propongo due o tre migliorie.
Ben insonorizzato e dotato di sedili con catena a cui legare il tifoso. 
E di una ciotola, per permettere a tutti di sgranocchiare i resti dell'avversario a fine partita.  
In tribuna, agganciata allo schienale davanti, una fionda, a disposizione, per risolvere direttamente all'interno della moderna struttura le possibili piccole schermaglie che dovessero presentarsi durante l'incontro.

Ed io qui, come l'ultimo uomo sul monte, a guardare di là l’ultima gara.


(stadio vecchio)

  

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