che arriva solo
strada di fango
(Santōka 1882-1940)
Santōka ascoltava la radio, conosceva la musica jazz - lo scrive sul suo diario - non credo proprio sia mai andato al cinema ma il suo haiku di oggi può essere letto come un finale di una sceneggiatura, micro, ma altamente suggestiva, o no?
La solitissima capacità di suggestione di un haiku. E oggi esagero...
Ieri sono andata al cinema.
Tra i vari trailers e coming soon che precedevano, mio malgrado, lo spettacolo, spiccava una scenetta realizzata ad hoc, che pubblicizzava il genere serie, non una in particolare ma tutte, ma proprio tutte, le serie tv. E dove aspiranti attori, presi dalla strada, ovvio - e che bisogna fare l'Accademia? e che bisogna sapere l'italiano, l'inglese o la grammatica? - presi dalla strada dicevo, - ma proprio quella sotto casa di strada, eh? - insomma, alcune emozionate nullità, davanti a un regista impersonato da Stefano Accorsi, aspiravano a un ruolo qualsiasi basta che fosse uno di una serie. La scenetta vuole sorprenderci: un individuo dall'aria truce, tutti capiscono che è lui, l'attore di Gomorra!!!, entra in scena alle spalle delle provinanda, scherza con uno stentato vocabolario e qualche grugnito di tipo malavitoso da sotto la sua cresta di capelli rasata e cattivona, mentre la tizia si sdilinquisce, ha tipo un mancamento dall'emozione. Accorsi si bea di questa realtà che entra nella finzione, ooooooh, di questa rosa purpurea del Cairo made in Scampia.
Ora. Perché? Gomorra a parte (chi mi segue sa cosa ne scrissi ma clicca pure QUI) ma perchè?
Perché proiettare una pubblicità sul genere serie-tv, genere che ha cannibalizzato il cinema stesso, al cinema?
Perché nessuno dice che le serie sono fatte in serie? E che hanno ridotto le uscite serali tra amici facendo rintanare un po' tutti? E che un sacco di cinema indipendenti, piccoli, con una programmazione pensata, chiudono, anche loro, in serie?
(Fatti in serie) |
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