lunedì 1 agosto 2016

Candele

Candela alla mano
l'uomo attraversa il suo giardino
rimpiangendo la primavera.
(Yosa Buson 1716-1784)


Bellissimo. Musulmani e cattolici dalla stessa parte, che pregano, insieme, in chiesa. Immagino voci che si confondono, preghiere e accenti diversi, litanie sconosciute che si intrecciano per levarsi veso l'alto. Bellissimo. Uomini che attraversano quel giardino che sentono il "loro" e, candela alla mano, - 23 mila solo in Italia (leggi la notizia QUI) - si vengono incontro.

Fa caldo, non c'è aria. Valico la soglia di una chiesa qualsiasi, rimpiangendo la primavera.
Delle chiese amo l'odore. Misto di incenso e paramenti, di cera e umanità, fresco e stantio insieme. 
Là fuori negozi con gli ultimi saldi, il travertino abbaglia, le statue barocche hanno perso la loro baldanza e vorrebbero solo accasciarsi per l'afa. Entrare in una chiesa, nella Roma di questi giorni d'agosto, è sempre un gran riparo.
Le pupille si stanno abituando alla penombra, si allargano come le narici. 


(occhio di dio?)






  

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