giovedì 7 luglio 2016

Spensiero

Notte di primavera.
Ho passeggiato
nel giardino di Sōsa
(Yosa Buson 1716-1783)


Lo chiamerei "spensiero" quel tipo di pensiero capace di regalarci solo un po' di spensieratezza. 

Senza cancellarle come nel film con Jim Carrey, uno spensiero riesce a spolverare tutte le cose che ci affollano la testa come paure, mutui, scadenze, angosce eccetera. È come se le rimettesse al loro posto.
Spazza i labirinti di cui il nostro cervello è provvisto insinuandosi in quei cunicoli come uno scovolino e portando via, almeno per qualche minuto, il grigio che trova. 
Lo possiamo scegliere prima di addormentarci o quando siamo imbottigliati nel traffico. 
Io ne ho tanti di spensieri, come in una playlist.
Era una notte di primavera? Mi trovavo nel giardino di SōsaNon importa. Gli spensieri sono svestiti dalla realtà di quel momento, sempre più lontana e annebbiata nella memoria, non vogliono ricostruire nulla. 

Una doccia in Grecia con una bottiglia d'acqua, un abbraccio caldo e forte di una decina di anni fa, una strada dei Parioli nel pomeriggio, non sono i miei ricordi. 
Sono i miei spensieri.   


(come spensieri da scegliere)





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