domenica 24 luglio 2016

Monaco

Il rumore della cascata
incessante
lunga è la notte
(Shiki 1867-1902)


"Il killer che odiava i ragazzi" titola in modo definitivo La Repubblica di oggi.
"Un ragazzino frustrato, forse instupidito dai videogame, affascinato dalle stragi dei lupi solitari" lo definisce Michele Serra nel suo pezzo.
Eppure, quando lo vedo apparire nei tg, la faccia ripetuta in ogni edizione ad ogni ora del giorno e della notte, lo sguardo obliquo, l'accenno di un sorriso su quel cravattone bianco e azzurro - forse quello della divisa scolastica? - parte un colpo anche verso di me. 
Quegli occhi neri fanno abbassare i miei, e allo sgomento per le vittime cadute sotto la sua pistola, si aggiunge un moto inaspettato, per lui, per tutto quello che è accaduto fuori quella foto che continua a rimbalzare da tg a tg. 
Il rumore della cascata incessante...
Quelle frasi sconnesse dopo la carneficina, urlate prima di uccidersi, se le raccogliamo pazientemente per ricomporle, dicono una verità complessa. Dicono di bullismo, di sguardi di superiorità, di angherie subite, di anni di solitudine che hanno storto per sempre una personalità fragile e che hanno contribuito a plasmare il perfetto capro espiatorio adatto alla violenza di tutti noi. 

(Fiori recisi) 

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