martedì 1 marzo 2016

Amicidifacebook

Non si può vedere
chi si aggrappa
alle nostre spalle
(Ozaki Hosai 1885-1926)


Sono un'amicadifacebook di circa milleseicento persone. 
Alcune seguono il DAILYHAIKU, la maggior parte non sa neanche cosa sia, alcune mi hanno tra i loro amici ma non se ne fanno nulla, alcune mettono mipiace se cambio la foto del profilo. Per molti sono una faccina in più, un compleanno che occupa la bacheca con la sua inutile avvisaglia, un amicodifacebook da aggiungere in un gruppo. Alcuni vorrebbero che parlassi a Fahrenheit del loro romanzo dalla copertina gotica.

Sono un'amicadifacebook di circa milleseicento persone. Anche del filosofo Gianni Vattimo. 
Che come tutti gli amicidifacebook ha immortalato il suo gatto, ha altri moltissimi amicidifacebook, si fa le foto davanti a un piatto di carbonara fumante e mi fa riflettere che stare nel mondo degli "imbecilli della rete", come li chiamava il suo amico Umberto Eco, è comunque uno "stare" al mondo accettandone le regole.

Tra i miei amicidifacebook poi ci sono quelli che mi seguono, i Dailyhaikisti (ci metto un cuoricino rosso o una parentesi uncinata con il 3). Vorrei conoscervi meglio rimanendo così, senza conoscerci bene bene bene. Continuare a sbirciare sulle bacheche, rintracciare pezzetti di vita, foto di amici, piantine sul terrazzo, cin cin di auguri, figli da taggare, viaggi da ricordare, passeggiate e fiori che sanno di vacanze. Motti e sbotti che sanno di impegno e delusioni, frasi simpatiche, commenti, battute, titoli di libri amati e quindi citati.  
Continuare a tenerci d'occhio nello spazio di un post, sapere che ci siamo per quel poco tempo di un collegamento o di una pausa pranzo. 

Non si può vedere la presenza calda e frigida che questi anni sono capaci di offrirci. 
E premo <invio>.



(finestre sul mondo)





1 commento:

  1. Chi è morto giace - chi è vivo si dà pace - e si appoggia al più capace

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