il letargo invernale.
Pioggia sui monti
(Issa 1763-1828)
E dopo le danze della pioggia ballate in tutta Italia, pioggia fu.
E fu l'unico modo per abbassare i livelli di smog, l'unico modo per liberare i polmoni.
Anni fa era acida, grondava veleni e sporcava il bucato appena steso mentre quella di questi giorni ci dicono essere sana e salvifica.
Cercando riparo da un eccesso all'altro, mi veniva in mente tutta la questione delle polemiche su targhe alterne sì o no. Soluzione che probabilmente non riporta l'aria pura come quella di montagna ma ha, suo malgrado, una qualche forza educativa. E sono sicura che se la norma fosse ben applicata, anche tutto l'anno, le città sarebbero più vivibili, disintossicate da traffico e malumori e gli isterismi da abitacolo sarebbero contenuti, i litigi sulle precedenze non sfocerebbero in simpatiche coltellate, ad esempio.
E i cittadini e i negozianti, dopo qualche sgrunt, troverebbe soluzioni alternative a cui abituarsi.
E visto che miei polmoni sono un po' più liberi ho deciso che l'elettricista lo chiamerò fra qualche giorno.
Che c'entra? C'entra , c'entra.
Perché a casa nuova la TV non si accende pur provando a cambiare la posizione delle scart, dei fili, scuotendo il lettore DVD come una maracas, scambiando le prese e arrivando a fare su una sedia da antenna umana.
Tutto tace e lo schermo rimane nero.
E allora? Allora continuo a disintossicarmi ancora per qualche giorno...
Ascolto in questa notte invernale pioggia sui monti e radio.
E respiro un altro pochino. E poi chiamerò l'elettricista.
(dentro-fuori) |
Piove anche qui
RispondiEliminasulle 'tamerici salmastre' del nostro mare
la pioggia è medicina
Il freddo lo è pure
Così la Natura
E noi portiamo offese
alla Grande Madre
Poi ogni tanto
alterniamo le targhe