Nella profonda quiete
polvere sulla scrivania
(Santoka 1882-1940)
Dopo l'elogio dell'inchino e quello che ho dedicato alla gentilezza, oggi mi cimenterei nell'elogio delle dimissioni.
La questione dell'ex magistrato De Magistris (notizia qui), che in questi giorni sembra non credere più nella Giustizia, mi ha fatto malinconicamente ripensare a un blob unico di decine di facce di persone abbarbicate al loro ruolo mentre tutto - i fatti accorsi, le azioni di loro stessi o di altri ad essi vicini - contribuisce a svuotarli della loro immagine istituzionale, politica, pubblica.
Così, con l'aiuto di Santoka, elogio le dimissioni, ricordando quei pochi altri, tipo quel ministro X danese che per avere acquistato un gelato con i soldi del partito si è sciolto scomparendo per la vergogna o quel dirigente giapponese Y che riconsidera Mishima, o quell'anonimo dirigente locale Z che ha mollato la poltrona, pur accusato ingiustamente, così, solo aspettando che "la magistratura faccia il suo lavoro".
"Tornando a casa" dice Santoka. Com'on! Oh baby don't you want to go gli risponde questa mitica canzone.
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