martedì 30 settembre 2014

C'ero

C'ero soltanto.
C'ero. Intorno
cadeva la neve
(Issa 1763-1828)

Ieri passeggiavo per Trastevere verso le sette di sera, in quell'orario di quiete poco prima della movida dell'aperitivo.
Dalle vetrine dei negozi intravedevo proprietari e commessi con la faccia azzurro-schermo e il mouse in mano, tutti intenti ad "abitare" la loro vita. Vita "virtuale"? Non credo. O meglio, da ieri sera, non la definirei più così.

Osservando tutte queste persone concentrate, collegate e connesse a bacheche Facebook o alle notizie di TW,  linkate indissolubilmente a un sè più chattante e più socievole di quello che mi appare dall'altra parte della vetrina che ci divide, mi è venuta in mente la vecchia "Second Life".
Qualcuno di voi ricorda quel mondo virtuale elettronico on line, lanciato nella rete nel 2003 che durò per circa sei, sette anni? Quando apprendemmo il significato di "avatar" come altro da noi stessi, la possibilità di denaro spendibile virtualmente e, con un clic costruivamo case, fortune, amori, tutti virtuali? Il fenomeno suscitò interesse planetario - ovviamente alcune polemiche - e anche star e politici (reali) allignarono su Second Life nelle forme più fantasiose. Ora giace nel dimenticatoio della rete resistendo solo in forma di lemma su wikipedia. 
Me la immagino interrotta, questa Second Life, con le case abbandonate a metà, mezzi divani davanti a tavoli a due gambe, le discoteche, dove tutti ballavano, ora buie, gli avatar con una gamba sola. Nei mall di Second Life, negozi abbandonati con le insegne scritte a metà. Gli amori finiti, senza una mezza spiegazione. 


Second Life non ce l'ha fatta, perchè? Facile. Perchè la first life ha superato la second! 
E quelle faccette di Trastevere tutte uguali, concentrate e azzurrine in orario chiusura, sono le emotycons della vita che viviamo tutti i giorni in tutti i luoghi della terra. 
La nostra life. Quella dove si scaricano aggiornamenti non compatibili e lo IOS 8.02 ti schiaccia il sistema nervoso-operativo, realmente.
E intanto "Intorno cadeva la neve"...


(poi però una birretta ci stava proprio...)