lunedì 30 giugno 2014

Ramadan e crocifisso

Verdi cipolle in fiore -
per un istante d'oro
il Buddha è là.
(Kawabata Bōsha 1900-1941)


Dal 28 giugno al 27 luglio è il mese del Ramadan (link). Secondo la tradizione coranica dall'alba ci si deve astenere dal bere, mangiare, fumare e praticare attività sessuale. Al tramonto un dattero, dice la tradizione.
Rifletto sul sacrificio - ma soprattutto sull'autodisciplina - che devono avere i musulmani e in speciale modo quelli residenti a Padova, il cui sindaco ha reso obbligatorio, in tutti gli uffici pubblici e nelle scuole, guarda caso proprio da un paio di giorni, il crocifisso (leggi notizia). 

Nessuno finora ha potuto pensare di chiedere a un musulmano di essere zen. 
L'hanno fatto. In nome di dio.


(Verdi cipolle in fiore. Istante d'oro del Polittico di Sant'Antonio di Piero della Francesca)











venerdì 27 giugno 2014

Bach metropolitano

Di rara bellezza
un aquilone si leva in cielo
dalla capanna del mendicante.
(Issa 1763-1827)

Mi ero ripromessa di non angustiarvi con la superiorità totale di Berlino in campo di cultura, trasporti, qualità della vita e ambientale. Di non parlare mai qui di come funzionano bene i musei e le loro code. Di non fare neanche cenno a un gruppo di quattro ragazzi, di cui una italiana, Anna, che ha potuto reinventarsi uno spazio urbano realizzando un mercato con l'appoggio (veloce) del comitato di quartiere. E di come la città è bella nel suo essere efficiente e colta, di come quasi tutti hanno in libro in mano, e di come il senso civico...

Tanto c'è Bach, "aquilone" della metropolitana di Berlino, che parla da solo e ci dice cose di "rara bellezza"! 
Lo so, è troppo. Ma guardate qui:

















giovedì 26 giugno 2014

Foto berlinesi

Affaticato 
alla ricerca di un tetto
fiori di glicine.
(Matsuo Bashō 1644-1694)


Che Berlino sia la città dove si legge di più è cosa risaputa e, non preoccupatevi, non intendo qui trattenermi su cifre, classifiche, librerie felici di esistere, biblioteche in gran forma, bambini in metro con un libro da divorare al posto della merendina, adulti immersi (sempre in metro) nella lettura di un romanzo e non nello smartphone... No, non voglio parlare di questo. 
Anche se, piacendomi molto leggere, girando per le città, se incappo in una bella libreria, ci entro. Accogliente è simpatica come la sua proprietaria Stefanie Hetze, la "Dante connection", fa mostra di sé a Kreuzberg, uno dei quartieri più famosi di Berlino. Belle edizioni, tascabili colorati, libri per bambini invitanti come torte, clienti in giro tranquilli.
Mentre faccio amicizia con Stefanie...

(Oranienstr. 165 A - Berlino - info@danteconnection.de)
...sento un vociare che viene dalla strada, tamburi, megafoni e sirene della polizia. Mi spiega che si tratta di una manifestazione per i diritti dei rifugiati e che la storia è questa: a un centinaio di metri da lì c'è una piazza dove dal 2012 africani e siriani, in mancanza di meglio, hanno creato un campo dove vivere. Le autorità decidono di sgomberarla e così finiscono in una scuola abbandonata, nel degrado, senza servizi, ghettizzati. 
Mentre il borgomastro del quartiere (dei Verdi) è dalla loro parte, mi dice sempre Stefanie, e sta trattando con il prefetto di Berlino, gli abitanti di Kreuzberg sfilano in questo momento insieme a ragazzi africani e siriani. Urlano slogan in inglese per farsi capire anche da chi diritti ancora non ne ha. "Fiori di glicine"...










"Fiori di glicine" davanti alla vetrina della libreria e su questa finestra.



mercoledì 25 giugno 2014

Campioni mondiali

Nel bagno
nudi
conversazione animata.
(Santoka 1882-1940)

Va bene. Il "bagno" qui si riferisce all'onsen, le terme pubbliche, amatissime da Santoka, dove il monaco usava rinfrancarsi dopo i chilometri macinati a piedi, e non certo allo spogliatoio di uno stadio. Però...
Però, come dimenticare l'alata uscita di Prandelli, ispiratore di un neo risorgimento tatuato e griffato che dice testualmente:  "Vogliamo andare avanti, anche per la Patria!" ?

Allora penso ai neo Silvio Pellico, ai Carlo Pisacane , ai Ciro Menotti, ai neo fratelli Bandiera che, miliardari e twittaroli incalliti (Balottelli ha due milioni e mezzo di followers) che "conversano animatamente" post partita. Ma di cosa mai parleranno? 
Tranquilli. Ce lo riveleranno presto in un libro di prossima uscita, vendutissimo e con annesso passaggio da Fazio per intervista sentita, commossa e simpatica.

Bella Italia! Patria di chiacchiere mondiali!


(Berlino. Cameriere italiano deriso da collega turco)
Altro su calcio (ma zen!) QUI e QUI e cercando "pallone" nella colonna a sinistra.

martedì 24 giugno 2014

Cristi in croce

Che splendida luna!
La guardo da solo
e vado a letto.
(Hōsai 1885-1927)

Non è che ci vogliamo più bene. No. In Italia, se cala il numero dei divorzi e delle separazioni è per la crisi (leggi notizia). E si continua a stare insieme sognando di stare all'altro capo del mondo, mugugnando, magari cercando sul web forme di vite parallele low cost. Va così. 
Oggi si registra, su tutte le prime pagine, un'apertura del cancelliere Merkel a modificare il patto di stabilità, favorendo una maggiore flessilità e venendo incontro alle richieste italiane sui tempi delle riforme economiche.

In attesa dell'agognata stabilità,  dedico a chi si vive la crisi in modo totale, ovvero dentro e fuori casa, l'haiku di oggi scritto da Ozaki Hōsai, poeta giapponese sfortunato in amore quanto sul lavoro (faceva l'assicuratore). Ma anche a coloro che, fatto "il grande passo", ma all'indietro, spendono il 66% in più.
A volte la luna è splendida, si sa. Ma meglio andare a letto. Da soli.


(In croce. Sta così dalla prima metà del 1200. Galleria Nazionale di Perugia.)


A proposito di Merkel, sono a Berlino per qualche giorno. Vi terrò aggiornati da qui e, nei prossimi giorni, il resoconto di un "paesaggio"  d'artista su cui riflettere un po'. A domani.







lunedì 23 giugno 2014

Buon lunedì estivo!

Lucciole ovunque
rieccomi
nel mio villaggio natale.
(Santoka 1882-1940)

Sul pianeta Terra si stima esistano cinque milioni seicentomila specie di insetti. Oggi, primo lunedì estivo, parleremo allora di lucciole. Le ho viste l'altra notte, in una campagna vicino Roma, al ritorno di una festa di compleanno.

Vi va di rileggere l'haiku di Santoka, alla luce...delle lucciole? 
Stanco dopo tanto camminare, l'inquieto monaco vede il suo villaggio natale, luogo caro ma ostile, che ha lasciato per i suoi pellegrinaggi esistenziali durati più di dieci anni. Conoscendo la complicata biografia di Santoka non è un caso, per me, che l'immagine "villaggio natale", collocata nel terzo ku, sia il kireji (leggi QUI) ovvero il luogo poetico di ribaltamento e sorpresa 
È una serata tiepida, estiva. Tutto intorno i puntini luminosi e intermittenti delle lucciole. Lo immagino un po' brillo appoggiato al bastone, con i tabi infangati, il cappello di bambù (kasa) dietro la schiena, la sacca delle elemosine ai piedi, la fiaschetta del saké vuota. 
Stanchezza, attesa, silenzio, sorpresa, spaesamento, eccitazione...

Tornando alle nostre piccole lucciole, il kigo (leggi QUI) scelto dal poeta per questi tre versi, vero e proprio perno della composizione, aprono, per i lettori, l'immensa porta del cosmo. 
Ed è una gran bella sensazione. 
La settimana la apriamo anche con le polemiche sul garantire o meno l'immunità ai senatori ((link notizia qui) . Allora aggiungo un haiku, sempre con gli insetti di mezzo, meno romantico ma d'effetto:

Le zanzare!
Sono venute a cibarsi del sangue
del dormiente?
(Issa 1762-1826)


 (et voilá)


venerdì 20 giugno 2014

Esami senza stress

Sull'aritmetica
un giovanetto piange
sommesso - l'estate.
(Saitō Sanki 1900-1962)

Aiuto!!! Ci si mette pure Paul McCartney!!! Non pago delle esperienze di gioventù in India, il baronetto ci riprova con la meditazione, ma quella di oggi, quella col copyright e da esportazione per intendersi, quella che vede David Linch come guru massimo (ne avevo parlato in un post mooolto "meditato" QUI).
  
In sintesi, mentre nelle scuole italiane gli studenti piangono sommessi sulla sudata maturità e sulle esoteriche prove INVALSI, i loro nonni, artisti e miti mondiali, in pelle nera e ciuffettoni al vento, ci propongono un progetto - tutto vero! - di "scuola senza stress" (link).

Mi sto stressando. Ma proprio tanto. Tantissimo.
HELP!


(Won't you pleeeease, please help me, heeelp meee, heeeelp meeeee, ouuuuuuuuh...)

giovedì 19 giugno 2014

Darius

Nel caldo afoso
il mio cuore turbato -
avverto il tuono.
(Shiki 1869-1902)

Ieri a Parigi in dodici hanno massacrato Darius, un ragazzo rom di sedici anni (leggi notizia). Linciato perché probabilmente faceva il ladruncolo negli appartamenti di una zona parigina di periferia dal nome aulico: "Cité des Poetès". 
Nel silenzio del suo coma si avverte il tuono.


(vicini di casa di tanti di noi)


QUI conoscerete con me il significato di una bella, suggestiva parola: "camminanti". 
Camminante. Non ha anche un suono dolcissimo?



mercoledì 18 giugno 2014

Albero Saramago

Sotto un albero gigante
io e il cane 
inzuppati 
(Santoka 1882-1940)


A quattro anni dalla sua scomparsa dedico al grande scrittore portoghese questo haiku di Taneda Santoka (tags) che vede protagonista "un albero gigante" come nume tutelare e protettivo.
Figlio e nipote di agricoltori José Saramago scrisse, in occasione di un progetto Greenpeace, queste righe:

Sono nipote di un uomo che, presentendo che la morte lo attendeva all'ospedale dove lo stavano portando, scese nell'orto e andò a dire addio agli alberi che aveva piantato e curato, piangendo e abbracciando ognuno di essi, come se di esseri amati si fosse trattato. Quell'uomo era un semplice pastore, un contadino analfabeta, non un intellettuale, non un artista, non una persona colta e sofisticata che decideva di lasciare questo mondo con un grande gesto che la posterità avesse ricordato. Si sarebbe detto che stava salutando ciò che fino a quel momento era stato di sua proprietà, ma di sua proprietà  erano anche gli animali che davano da vivere ma lui non andò da loro a salutarli. Si accomiatò dalla famiglia e dagli alberi come se fosse stato per lui tutto la sua famiglia.


José Saramago mi si rivelò con la sconvolgente invettiva in forma romanzo "Cecità" ma a me qui piace ricordarne la coerenza politica e soprattutto la sue prese di posizione solitarie, impopolari e libere.



(Grandioso larice di periferia in Via Tor de Schiavi a Roma. Nulla da invidiare a quelli pariolini)


martedì 17 giugno 2014

Venezia nella tazza di tè

Sotto la stella del mattino
piccola eco in una teiera di ottone
il canto di un cuculo
(Akutagawa 1892-1927)


Mattina. Bollitore sul fuoco. Radio accesa per le notizie mi aggiorna sullo scandalo MOSE.
Penso a Venezia che affoga tra le mazzette per costruire quelle stesse paratie che - ironia della sorte - avrebbero permesso alla Serenissima di far fronte all'acqua alta. 
Miele, tanti biscotti, marmellate e frutta. Tazze scompagnate e zuccheriera indiana. Apparecchio per la mia quotidiana e caotica cerimonia del tè.

  
Hiroshi Sugimoto (link)artista giapponese che unisce ricerca tecnologica alla passione per la tradizione (link video "Sugimoto Bunraku"), ha progettato un'ideale stanza del tè sospesa tra presente e passato nei dintorni di Venezia, all'isola di San Giorgio.  
Ha pensato un edificio con il pavimento di acqua che sembra richiamare un santuario. All'interno della sua "Glass Tea House Mondrian" uno spazio più piccolo a forma di cubo, di vetro, arredato con pochi oggetti funzionali alla cerimonia del tè.
Un luogo, quello di Sugimoto, che suggerisce l'equilibrio cosmico tra materia e spiritualità, tra nuove tecnologie e recupero dell'esperienza secolare. 
Un posto protetto e al tempo stesso arioso. Dal nucleo vivo e trasparente. 

A questi ideali di equilibrio, distacco e trasparenza ci appelliamo, pregando qualcuno che ci sollevi dalle nostre miserie di tangentari corrotti, spudorati e opachi.


(Dailyhaiku Tea House. 7.30 am)





Piccola bibliografia sul tè e dintorni:


- Philippe Forest "Sarinagara" edito da Alet dove scoprirete cose di Issa Kobayashi struggenti e indimenticabili. 

- Lu Yu "Il Canone del tè" edito da Quodlibet dove sognerete con l'autore, eremita cinese vissuto nel 700 e venerato come "dio del tè", un modo sobrio ed essenziale di vivere che passa dalla consapevolezza (le tavole sono magnifiche).
- Aldo Tollini "La cultura del tè in Giappone" edito da Einaudi dove l'autore, che insegna alla Ca' Foscari lingua giapponese classica, scopre di questo rito i legami profondi con l'arte, la poesia e l'architettura. 




E, molto più modestamente, di quanto ami il tè l'ho già scritto QUI e QUI. Buona giornata.



lunedì 16 giugno 2014

Preghiera

Nel grande vuoto
fiori di magnolia
ondeggiano!
(Kyoshi 1874-1959)




Preghiera laica per tutti i migranti che non riescono a raggiungere la costa e che affogano a pochi metri dalla riva. Per la loro vita sfortunata a un soffio dal riscatto.
Una bussola, una mappa e un gommone. 
Nel grande vuoto del mare che non conoscevano e con un coraggio senza pari sono caduti come fiori insieme alle loro speranze.


(Maccarese. Il mio mare della domenica. A lutto.) 




venerdì 13 giugno 2014

Donatori di Musica

Sibila il vento tra le fronde degli alberi
la musica del koto
raggiunge il cielo
(Shirao 1738-1791)




Ho scoperto cosa sono i "Donatori di Musica"! 

Musicisti di fama internazionale che fanno dono del loro talento suonando all'interno dei padiglioni di oncologia di alcuni ospedali italiani. Si legge sul loro sito (link): 
"L'esperienza emotiva ed umana dell'ascolto della musica dal vivo è un diritto di tutti, e in particolare di chi si trova ad affrontare situazioni critiche". 
Ai malati chiedono di lasciare il pigiama nell'armadietto e vestirsi, recuperando così la propria "unicità" di persone, e ai medici di appendere il camice all'attaccapanni per un'oretta, la durata del concerto.
Malati, medici e volontari confusi insieme. La corsia si riempie di musica e di persone. Persone. In ascolto l'una dell'altra.



   
Nel video il grande musicista Roberto Prosseda, sostenitore attivo dell'iniziativa. Aggiungo, per chi non lo conoscesse, anche il LINK alle "Lezioni di Musica" grande programma curato da Paola Damiani in onda su Radio3.
Buon ascolto!

                    

giovedì 12 giugno 2014

Palleggi


Non ci sono più case
dove mendicare
nuvole sulle montagne
(Santoka 1882-1940)








mercoledì 11 giugno 2014

In carrozzaaa...

La giornata di ieri è finita,
anche quella di oggi se ne va-
la primavera s'allontana.
(Yosa Buson 1715-1783)

È l'11 giugno fa caldo, c'è afa e la primavera si allontana. 
Questo haiku lo dedico a quelli che ancora la intravedono ma che nessuno si fila, quelli hanno tra i quaranta e i cinquant'anni, un tempo la "mezza età", sinonimo di obiettivi raggiunti, ora sinonimo di non so più cosa.
Nati alla fine degli anni sessanta, nella post-ideologia, cresciuti con Drive In, pre-telefonino e pre-web. Hanno fatto una mezza carriera schiacciati dai "padri" e  incalzati dai "figli".
Alla fine siamo solo non interessanti. Come quelli alla festa che sono invitati per fare numero. La truppa cammellata di psicoanalisti, sociologi, sondaggisti, giornalisti e intellettuali si occupa esclusivamente della generazione prossima, lambiccandosi sui diversi obiettivi, i nuovi metodi cognitivi, sui possibili sconosciuti ideali dei frugoli ora in fasce. 
E anche i trentenni hipsterarrogantelli e barbutelli, veri surfisti del web, fanno tendenza e mercato molto più di noi. 

Qui la giornata di ieri è finita e la primavera si allontana, che si fa?







                                                      


martedì 10 giugno 2014

Gatto Canali

Dal buio
salta nel buio -
l'amore dei gatti
(Issa 1763-1827)

Luca Canali, grande latinista e intellettuale, è scomparso ieri. 
Alle sue spalle lascia traduzioni (Cesare, Catullo, Lucrezio...) qualche romanzo e un'autobiografia che racconta una storia personale travagliata piena di sofferenze e sconfitte che già dal titolo mette subito le carte in tavola: "Autobiografia di un baro". 

Di Canali a me piace ricordare il tratto, il tono di voce inconfondibile, la gestualità secca, nervosa, e quella sua gran bellezza che ancora si portava addosso nonostante l'età avanzata.
Lo ripenso sul divano di una casa semplice, tra i suoi mille gatti. 
Malinconico, affascinante e selenico come quei gatti magri fatti di pelle e pelo che spariscono nel buio.


(Un gatto "classico" per Luca Canali. Particolare di un mosaico ritrovato nella Casa del Fauno a Pompei)

Fra tutti i pezzi dedicati a Luca Canali scelgo questo di Alessandro Piperno (link).

lunedì 9 giugno 2014

Elogio del fazzoletto

Più numerose le primavere
più lunghi i dì
recano lacrime e lamenti
(Issa 1762-1827)

Accetto tutto! Direte che sono strana, che le mie primavere sono numerose, che sembro zia Pina nostalgica, ma... mi mancano i fazzoletti. Non i kleenex, no. Mi mancano proprio quelli di stoffa, bianchi, quadrati.
Quelli dei nostri padri e dei nostri nonni. Freschi, con le pieghe dello stiro ben visibili e che nel cassetto si ricavavano, ordinati e impilati, un spazio preciso tra mutande e canottiere.  
E mi mancano quei gesti quotidiani rassicuranti: tirarlo fuori dalla tasca scuotendolo, porgerlo a chi piange, pulirci la sedia o il sedile in autobus, metterlo fuori il finestrino quando qualcuno in macchina ha bisogno di un ospedale, tamponarci al volo il sangue dal naso...
Mi mancano fronti imperlate e asciugate, nasi gocciolanti e soffiati, starnuti e risate soffocati con il fazzoletto.
Forse era un'Italia meno aggressiva. Più pop e più candida. 

Buona settimana!

(e vogliamo parlare di "rubabandiera"?)

venerdì 6 giugno 2014

#blob25

Dopo aver visto il mio amico
torno solo
arrancando nel fango
(Santoka 1882-1940)

Oggi festeggio BLOB l'unico programma TV dove avrei voluto lavorare.

In onore della sua sintesi assoluta, del montaggio che ha fatto scuola, dell'inventiva di chi lo realizza, della grafica che lo caratterizza, mi inchino. 
Fangosa materia televisiva che da 25 anni tracima dentro casa mia e che io, felice, spalo tutte le sere (leggi QUI) .  


(È la cosa più orribile che io abbia mai visto!)


giovedì 5 giugno 2014

Venezia. Italia

La lunga notte
il rumore dell'acqua
dicono quel che penso.
(Gochiku 1827-1913)




Oggi Venezia. Ieri Milano. Domani Napoli poi Roma, Palermo... 

A proposito di  grandi opere questa è una mia foto fatta un paio di anni fa a "I sette palazzi celesti" di Anselm Kiefer (link) visti all'Hangar Bicocca di Milano. Tutto qui.


(Grandi opere)




mercoledì 4 giugno 2014

Tricolore volante

Gli uccelli 
dai bei colori
migrano in silenzio
(Issa 1763-1827)


Vado a memoria. Dopo il "patriottico" no ad Air France capitanato da Berlusconi nel 2008 e dopo avere scaricato sulle tasche della collettività un mare di soldi per sostenere Alitalia - sempre in nome di salvaguardare la compagnia di "bandiera" - dopo la cordata degli imprenditori "tricolori" e gli oscuri intrecci di interessi con banche azioniste e creditrici insieme, dopo sette anni sette di cassa integrazione, festeggiamo il matrimonio di Alitalia con Etihad. 
In silenzio.


(Sabato scorso dalle parti di Fiumicino. In silenzio)








martedì 3 giugno 2014

A chi lotta, ogni giorno

Costeggio il fiume
nessun ponte per attraversare
lunga è la giornata
(Shiki 1867-1902)


Questo haiku fu scritto da Masaoka Shiki  - personalità fondamentale per l'haiku moderno - un monaco zen discendente da una famiglia di samurai. 
Sacrificio, dominio di sè ed energia sono caratteristiche anche di quei samurai che affrontano le nostre città seduti su una sedia a rotelle. 
Lunga è la loro giornata.


(Allora: se mi sposto un po' indietro...no, a sinistra...oooops...ecchecavolo!)

A chi lotta, ogni giorno QUI, QUIQUI e QUI.


lunedì 2 giugno 2014

2 giugno

Non c'è nient'altro che possa fare;
cammino avanti
e avanti.
(Santoka 1882-1940)




Festeggiamo insieme  l'Italia che scelse come forma istituzionale la repubblica preferendola alla monarchia. Evviva! Evviva anche il rispetto per chiunque attraversi il nostro Paese! Evviva!

"Camminare" e andare avanti, dice Santoka. E "camminanti" dice la lapide che ho fotografato. Non è una parola bellissima? Non sapevo connotasse precisamente una piccola comunità di Rom siciliani di ombrellai e  arrotini (leggi QUI) che passano sotto le finestre urlando il loro servizio. 
Con il 2 giugno non c'entra molto? Non siamo, forse, tutti camminanti in giro per il mondo?

"Camminanti"...bellissima parola che non conoscevo. Camminanti, buon 2 giugno!


(Ieri camminavo per la suburra...e l'ho notata. Via Urbana sul muro dell'Angelo Mai)