giovedì 26 giugno 2014

Foto berlinesi

Affaticato 
alla ricerca di un tetto
fiori di glicine.
(Matsuo Bashō 1644-1694)


Che Berlino sia la città dove si legge di più è cosa risaputa e, non preoccupatevi, non intendo qui trattenermi su cifre, classifiche, librerie felici di esistere, biblioteche in gran forma, bambini in metro con un libro da divorare al posto della merendina, adulti immersi (sempre in metro) nella lettura di un romanzo e non nello smartphone... No, non voglio parlare di questo. 
Anche se, piacendomi molto leggere, girando per le città, se incappo in una bella libreria, ci entro. Accogliente è simpatica come la sua proprietaria Stefanie Hetze, la "Dante connection", fa mostra di sé a Kreuzberg, uno dei quartieri più famosi di Berlino. Belle edizioni, tascabili colorati, libri per bambini invitanti come torte, clienti in giro tranquilli.
Mentre faccio amicizia con Stefanie...

(Oranienstr. 165 A - Berlino - info@danteconnection.de)
...sento un vociare che viene dalla strada, tamburi, megafoni e sirene della polizia. Mi spiega che si tratta di una manifestazione per i diritti dei rifugiati e che la storia è questa: a un centinaio di metri da lì c'è una piazza dove dal 2012 africani e siriani, in mancanza di meglio, hanno creato un campo dove vivere. Le autorità decidono di sgomberarla e così finiscono in una scuola abbandonata, nel degrado, senza servizi, ghettizzati. 
Mentre il borgomastro del quartiere (dei Verdi) è dalla loro parte, mi dice sempre Stefanie, e sta trattando con il prefetto di Berlino, gli abitanti di Kreuzberg sfilano in questo momento insieme a ragazzi africani e siriani. Urlano slogan in inglese per farsi capire anche da chi diritti ancora non ne ha. "Fiori di glicine"...










"Fiori di glicine" davanti alla vetrina della libreria e su questa finestra.